Emergenza ricoveri

Terapie Intensive covid piene al Cardarelli, già 10 trasferiti fuori regione. Accordo con Neuromed per 12 posti letto

Dopo il Gemelli, anche l'istituto privato della famiglia Patriciello attiverà posti letto per i degenti che hanno bisogno di ventilazione h24. Il via libera dopo il summit di questa mattina (24 febbraio) con il commissario Angelo Giustini che a breve firmerà il decreto

Dodici posti letto di Terapia Intensiva covid: saranno attivati a breve al Neuromed, l’istituto di ricerca e cura della famiglia Patriciello, che questa mattina (24 febbraio) dopo un summit con la struttura commissariale e la Asrem ha trovato l’accordo con il commissario ad acta Angelo Giustini. Anche la clinica privata di Pozzilli viene convolta quindi nella quinta fase dell’emergenza e in particolare nel piano per aumentare le postazioni di Rianimazione per i degenti covid. Piano che sarebbe dovuto scattare prima dell’attivazione della rete Cross, che invece è già stata avviata e registra oltre 10 pazienti covid molisani trasferiti in elicottero in ospedali di fuori regione perchè qui i posti di Intensiva sono finiti da un pezzo.

I dettagli saranno resi noti nelle prossime ore, quando lo stesso commissario metterà tutto nero su bianco in un apposito decreto. Ad ogni modo anche fonti interne al Neuromed confermano l’intesa. Nei giorni scorsi si era parlato più volte del coinvolgimento del più importante operatore privato accreditato della nostra regione nell’emergenza sanitaria provocata dal virus che sta ‘assediando’ il Molise e che ha messo sotto scacco i tre ospedali pubblici di Campobasso, Isernia e Termoli.

Si era parlato dell’attivazione di posti letto di sub-intensiva per pazienti covid nella clinica Pavone di Salcito, un progetto poi accantonato. Così come era trapelato il piano di impiegare apparecchiature e personale Neuromed al Vietri di Larino. Anche quest’ultima ipotesi è tramontata alla luce dell’escalation dei ricoveri di un numero crescente di persone infettate dal Sars-Cov-2 e dalla variante inglese che ha travolto come uno tsunami il Basso Molise.

Con gli ospedali pubblici pieni nonostante l’ampliamento delle Terapie Intensive, ieri il presidente Donato Toma ha annunciato il ricorso alla Rianimazione mobili: 26 posti in più al Cardarelli (10), al San Timoteo (stesso numero di posti, sempre 10) e al Veneziale. Le strutture mobili però non saranno pronte prima della metà di marzo, ad eccezione di quella di Campobasso, i cui lavori dovrebbero essere completati il 3 marzo.

Nel frattempo è stato chiesto l’aiuto dell’Esercito: uomini e mezzi dovrebbero essere inviati a breve dal ministro Guerini per dare man forte al personale sanitario dei nosocomi molisani messi a dura prova dalla recrudescenza del virus.

Terapie Intensive, il piano di emergenza: 26 posti in 3 moduli prefabbricati pronti entro la metà di marzo. Nell’ospedale da campo malati no covid

Ma l’emergenza è adesso. E il ricorso alle Terapie intensive covid del Neuromed è apparsa l’unica soluzione immediata per tamponare l’urgenza e per consentire un’assistenza sanitaria adeguata ai molisani. Che altrimenti, tramite la Cross, continueranno ad essere trasferiti con l’elisoccorso nei presidi sanitari del resto d’Italia che hanno un posto a disposizione. Pistoia, Roma e Foggia: ecco chi finora ha dato una mano al Molise travolto dal virus.

 

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