Inchiesta "red zone"

L’omaggio del questore all’imprenditore che ha reagito all’estorsione: “Grande insegnamento”

Il capo della questura di via Tiberio ha voluto incontrarlo di persona per rendere omaggio al coraggio e alla fiducia riposta nelle Istituzioni

Il questore di Campobasso, Giancarlo Conticchio, lo aveva già detto in conferenza stampa, riferendosi all’imprenditore che ha reagito alla tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. “Questo signore – aveva detto Conticchio – ha dato prova di grande coraggio e immensa fiducia nelle Istituzioni. Un insegnamento che vale per tutti”.

Questa mattina – venerdì 5 febbraio – lo ha incontrato di persona. L’inchiesta è Red Zone”, ed è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Campobasso. Si è conclusa con l’esecuzione da parte della Squadra Mobile di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre soggetti residenti in provincia, ritenuti responsabili del tentativo di estorsione di un’ingente somma di denaro con l’aggravante del metodo mafioso.

Il questore ha voluto ringraziare l’imprenditore per la fiducia riposta nelle Istituzioni ed ha quindi elogiato il suo alto senso civico ed il coraggio che lo ha condotto a bussare alla porta della Polizia di Stato. Soprattutto, ha reso omaggio alla forza di questo imprenditore che non ha ceduto alle minacce ricevute, mettendo finanche a rischio la propria incolumità.

Nell’occasione, Conticchio ha voluto consegnare all’imprenditore un libro su San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, anche in segno di vicinanza degli uomini in divisa a tutti coloro che sono vittime di reato.

“Sappiamo dove abiti e non ci piacciono i Tribunali, caccia i soldi”, così terrorizzavano l’imprenditore in difficoltà

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