L'escalation

In BassoMolise circola una variante del virus: si attende conferma dall’Izs di Teramo. Asrem acquista il sequenziatore

In 10 giorni triplicato il contagio: autorità sanitarie e istituzionali preoccupate per la maggiore trasmissibilità del virus. Il sospetto che si tratti di una variante è ormai quasi una certezza. Campioni dal BassoMolise sono stati inviati all'Istituto Zooprofilattico di Teramo che li sta analizzando. Asrem ha fatto una procedura veloce per acquistare il macchinario in grado di isolare le varianti, in dotazione al Laboratorio di Biologia Molecolare del Cardarelli.

Che ci si trovi in presenza di una variante del virus in Basso Molise oggi, 8 febbraio, è molto più che un sospetto. La conferma non c’è ancora perché i campioni inviati all’istituto Zooprofilattico di Teramo, che ha individuato la variante inglese in Abruzzo – e che dispone di un laboratorio attrezzato e tecnici esperti di variazioni al genoma -, sono in fase di processo proprio in queste ore. Tra domani e giovedì dovrebbe arrivare la risposta dall’Abruzzo, dove si sta monitorando costantemente la diffusione delle varianti nell’Italia centro-meridionale.

Alcuni campioni sono stati mandati anche all’Istituto Superiore di Sanità. Le autorità sanitarie e istituzionali locali sono propense a ritenere che una variante, verosimilmente quella inglese, sia già in circolazione. Il contagio negli ultimi 10 giorni è stato triplicato, specialmente in centri come Termoli e Campomarino, che si trovano in questo momento a vivere l’escalation maggiore. Il sindaco della città adriatica Francesco Roberti, rilasciando alcune dichiarazioni alla Rai, oggi ha detto che “c’è qualcosa di nuovo che ci preoccupa. In Basso Molise – ha aggiunto – ci sono mille contagiati con situazioni di salute preoccupanti che rischiano di mandare in crisi il sistema sanitario”.

Secondo Roberti, come per altri sindaci e per gli stessi medici della zona, il virus “sembra più aggressivo e trasmissivo” e non colpisce solo gli anziani o i soggetti deboli ma anche i giovani e persone senza patologie, alcune delle quali proprio in queste ore stanno facendo i conti con crisi respiratorie trattate a domicilio attraverso le bombole di ossigeno, delle quali c’è un enorme bisogno, come confermano i farmacisti del territorio.

Chiunque disponga di bombole esaurite è pregato di riportarle in farmacia affinché possano essere ricaricate e riutilizzate. L’ospedale di Termoli, il San Timoteo, è di fatto saturo. La Medicina d’Urgenza sta trattando i pazienti covid che non possono essere trasferiti al Cardarelli di Campobasso perché con 81 degenti ricoverati (a oggi 71 dei quali in malattie infettive e 10 in terapia intensiva) la disponibilità di posti letto del centro hub del Molise è agli sgoccioli.

I sette giorni del ‘baratro’: ricoveri, morti e zona rossa. E il sospetto sempre più concreto della variante

Mentre a Campobasso sono iniziati i lavori per installare il modulo prefabbricato riservato ai contagiati che hanno bisogno di ospedalizzazione, a Termoli e Isernia i lavori non sono ancora partiti. Ma, fanno sapere dalla Asrem, entro i prossimi 10 giorni dovrebbero iniziare.

Intanto sempre la Asrem ha acquistato un sequenziatore. Si tratta di un macchinario in grado di isolare le varianti della Sars COV 2 che in Molise non è disponibile ancora (e questo è il motivo per cui non è stato possibile accertare in loco la presenza di una o più variante). Proprio quando la curva del coronavirus sembrava avviata verso un andamento stabile, e proprio mentre è stata intrapresa la corsa al vaccino, la sensazione è che si stia verificando una pandemia dentro la pandemia.

Il virus è mutato e sembra aver anche potenziato la sua trasmissibilità. Sono tre le varianti finora isolate: oltre a quella inglese ci sono quella brasiliana e quella sudafricana, dette così dal luogo in cui sono state individuate la prima volta. “I virus, in particolare quelli a Rna come i coronavirus, evolvono costantemente attraverso mutazioni del loro genoma” ha già spiegato l’Istituto superiore di sanità. In sostanza il virus presenta delle mutazioni sulla cosiddetta proteina Spike, quella cioè con cui viene attaccata la cellula.

A differenza però della variante brasiliana e sudafricana, la variante inglese sembra non compromettere l’efficacia dei vaccini finora disponibili. E’ riconosciuta dal mondo scientifico la sua maggiore trasmissibilità ed è stata ipotizzata – ma gli studi sono in corso – anche una maggiore patogenicità. Significa che la variante inglese non solo si diffonde con una maggiore velocità ma potrebbe essere anche più deleteria.

Per sequenziare i virus da tamponi negativi occorre il sequenziatore, un macchinario del quale la Asrem ha deciso di dotarsi, anche sulla base delle indicazioni dell’Iss, procedendo a una gara di aggiudicazione con tempi velocizzati. Proprio oggi, si apprende dal laboratorio di biologia molecolare del Cardarelli di Campobasso, ci sarà l’aggiudicazione con successiva pubblicazione della delibera. Poi sarà l’azienda aggiudicataria a comunicare la tempistica entro la quale il macchinario arriverà al Cardarelli.

 

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