Basso molise

Un punto vaccini al Vietri, la richiesta del sindaco di Larino. “Così non si congestiona il San Timoteo”

Un punto per la somministrazione dei vaccini al ‘Vietri’ di Larino: è questa la richiesta del sindaco del comune frentano, Pino Puchetti, rivolta ai vertici Asrem.

La missiva è indirizzata al Direttore Generale Oreste Florenzano, alla direttrice sanitaria Virginia Scafarto e al Direttore del Distretto di Termoli-Larino Giovanni Giorgetta. Una richiesta argomentata in questo modo.

“Si chiede alle SS.LL. di valutare la possibilità di allestire presso l’attuale Casa della Salute del Vietri un’area da adibire alla somministrazione del vaccino anti Covid-19 da aggiungere a quella esistente presso l’Ospedale Civile San Timoteo di Termoli. Questo, al fine di agevolare la campagna vaccinale e non congestionare ulteriormente la struttura ospedaliera costiera. Sarebbe auspicabile che nei locali prima destinati al Pronto Soccorso, poiché facilmente raggiungibili dalla popolazione e con più ingressi, si allestissero le tre stanze necessarie alla somministrazione del vaccino, ossia: una destinata al ricevimento del consenso informato, un’altra specifica per la somministrazione ed infine una terza di osservazione breve.

A tal proposito – prosegue il sindaco Puchetti – si potrebbe creare una specifica squadra ad hoc per Larino e l’intera area del cratere sismico per agevolare il cammino delle vaccinazioni. Questa richiesta è motivata dal fatto che siamo a conoscenza che alcuni medici hanno manifestato la volontà e la disponibilità di presenziare ed effettuare la procedura di profilassi preventiva di quanto già esposto anche all’Ordine Regionale dei Medici”.

Un punto vaccini, dunque, che si andrebbe ad aggiungere a quelli degli ospedali di Campobasso, Termoli ed Isernia (dove ieri sono iniziate le vere e proprie operazioni di vaccinazione del personale che hanno fatto seguito al vax-day del 27 dicembre). Una scelta che potrebbe, se accordata, andare a sgravare per l’appunto l’ospedale della vicina Termoli. Se ciò sarà possibile o meno, stante il Piano vaccinale inoltrato al Ministero a Roma, lo vedremo. Intanto nello stesso si specificava che “per la vaccinazione degli operatori sanitari che svolgono attività extra-ospedaliera potranno essere utilizzati o attivati Punti Vaccinali Territoriali con caratteristiche organizzative analoghe ai Punti Vaccinali Ospedalieri. Tali punti saranno implementati presso le Case della Salute di Larino e Venafro”.

Finora i punti Vaccinali restano quelli del Cardarelli di Campobasso, del San Timoteo di Termoli e del Veneziale di Isernia (solo i primi due costituiscono però punti di stoccaggio).