La polemica

Riccia esclusa dai finanziamenti per le strade di bonifica. Sindaco: “Toma spieghi perchè”

Reazioni a Riccia dopo l'esclusione dai fondi - 1,3 milioni - per la manutenzione della viabilità rurale assegnati a Campodipietra, Guardiaregia, Tufara e Macchia Valfortore. Il primo cittadino Pietro Testa: "La nostra rete stradale è al collasso, occorreva un bando per assegnare tali fondi in base all'urgenza".

Un milione e 300mila euro: questa la somma che la Regione ha destinato a quattro amministrazioni – Campodipietra, Guardiaregia, Tufara e Macchia Valfortore – per la manutenzione delle cosiddette ‘strade di bonifica’. Prima di competenza delle Comunità Montane e ora in capo ai Comuni, queste vie di collegamento sono solitamente utilizzate non solo da chi risiede nelle aree interne e si sposta con la propria auto, ma possono essere percorse anche da mezzi pesanti, con ripercussioni sulla condizione – che spesso lascia a desiderare – di tali arterie rurali, dissestate e ‘costellate’ di voragini. 

Ecco perché i finanziamenti regionali erano particolarmente attesi, proprio per realizzare la manutenzione delle stesse strade. E sono stati stanziati in una delibera approvata lo scorso 31 dicembre dalla Giunta Toma, che ha deciso anche la ripartizione dei fondi pubblici: 700mila euro sono stati assegnati per il tratto stradale Gildone-Tappino in agro di Campodipietra, 220mila euro al comune di Guardiaregia (ex di Penta), 231 mila al comune di Tufara per Piana di Mare e circa 141mila euro infine al comune di Macchia Valfortore.

L’esclusione di Riccia ha fatto ‘sobbalzare’ dalla sedia l’amministrazione locale guidata da Pietro Testa. “Perché?”, si è domandato il sindaco riccese che in una nota stampa ha chiesto un chiarimento al governatore Donato Toma.

Pur dichiarandosi “felice per chi ha ottenuto il finanziamento e potrà finalmente sistemare le proprie strade comunali  – sottolinea Pietro Testa – ma mi piacerebbe capire dal presidente Toma in base a quale criterio ha deciso di distribuire i fondi. La maggior parte delle strade comunali della nostra regione versa in condizioni preoccupanti tali da richiedere interventi di manutenzione urgenti. Perché non è stato fatto un bando per assegnare in base all’urgenza tali fondi?”.

Il sindaco di Riccia ricorda anche che il progetto presentato dal suo Comune assieme a Tufara si era classificato al primo posto nella graduatoria stilata la scorsa estate, quando la Regione aveva definito una sorta di scaletta delle priorità delle strade su cui intervenire: “Perché non sono stati finanziati magari i progetti dell’avviso pubblico finalizzato proprio alla definizione di un piano di interventi nel settore viabilità (pubblicato sul Burm del 16 agosto 2019 numero 31) che ha visto il comune di Tufara insieme a Riccia arrivare primo in graduatoria su 122 progetti? La mia non vuole essere una sterile polemica ma una richiesta di chiarimenti a nome della cittadinanza che rappresento e che quotidianamente vive i disagi di una rete stradale al collasso“.

Il primo cittadino riccese poi ricorda che la legge numero 145 /2018 assegna al Molise (lo prevede l’articolo 39) oltre 13 milioni di euro da utilizzare nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2034.

La Giunta regionale, dopo aver diviso i fondi per gli anni in questione, ha deliberato di assegnare i fondi del 2021 ai comuni di Campodipietra, Guardiaregia, Tufara e Macchia Valfortore adducendo che “tali strade costituiscono importanti e, a volte, unici collegamenti interni per le aree montane; negli anni sono state abbandonate a se stesse in assenza di risorse finanziarie adeguate alla loro manutenzione e, in più circostanze, i sindaci hanno segnalato, anche per il tramite del commissario liquidatore delle Comunità montane Matese e Fortore, il preoccupante stato manutentivo, intervenendo, talvolta, con ordinanze di chiusura delle stesse”.

“Nessuno mette in dubbio che tali strade necessitino di misure urgenti – precisa il sindaco Testa – ma quasi tutti i comuni afferenti alle Comunità montane del Matese e Fortore versano nelle stesse identiche situazioni”.

I malpensanti vedono in questa esclusione un celato intento politico: il sindaco di Riccia è molto vicino a Micaela Fanelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale.

SP