Campobasso

Lanciano droga in carcere dai palazzi di fronte, intercettati due pacchetti con dentro marijuana

I fatti sono accaduti durante i giorni di festa. I poliziotti penitenziari hanno relazionato l'accaduto al procuratore Gallucci. Aperto un fascicolo per le indagini

A maggio 2019 la squadra mobile di Campobasso in collaborazione con gli uomini della Penitenziaria chiudevano “Operazione Alcatraz”. Inchiesta nata dai controlli effettuati all’interno della Casa Circondariale di Campobasso, a seguito del rinvenimento di droga e apparecchi cellulari lanciati o comunque introdotti dall’esterno della struttura carceraria nei cortili interni ed utilizzati da alcuni detenuti, a seconda dei casi, per il consumo personale, lo spaccio nel penitenziario e la comunicazione con i referenti esterni, ad opera di esponenti di un “clan” familiare (ove le donne avevano un ruolo preponderante) che nel capoluogo era dedito all’attività di spaccio di droga, quale unica fonte di sostentamento ed arricchimento.

Quell’inchiesta sembrava avesse inferto un duro colpo a chi fino a quel momento aveva pensato di potersi facilmente sottrarre ad eventuali conseguenze penali rispetto a quanto scoperto.

Da quel momento sono stati rinforzati i controlli anche tramite le telecamere e alzata ulteriormente la rete che sovrasta la struttura del penitenziario.

Ma non è stato sufficiente. Perché nei giorni scorsi in due diverse occasioni sono stati intercettati due pacchetti lanciati dall’esterno e con all’interno della marijuana. Lo ha comunicato Aldo Di Giacomo segretario del sindacato di polizia penitenziaria durante una conferenza stampa.

I lanci – stando alle prime indiscrezioni – sarebbero avvenuti dal palazzo tra la struttura e la ferrovia ma anche sul versante opposto.

 Ricostruito l’accaduto, la relazione della polizia penitenziaria è stata consegnata nelle mani del sostituto procuratore di turno, il dottor Gallucci, che ha aperto un fascicolo per indagare approfonditamente sui fatti segnalati.