La Puglia potrà ‘succhiare’ fino a 70 milioni di metri cubi di acqua all’anno dall’invaso del Liscione. Le parole del vice presidente della Regione Puglia (nonchè assessore alle Risorse idriche) Raffaele Piemontese non sono un’ipotesi, ma suonano come un annuncio choc per il Molise che forse aveva quasi dimenticato il progetto di prelievo forzoso delle proprie risorse idriche. Se n’è parlato la scorsa estate quando nella nostra regione, ignara del piano, sono arrivate le notizie riportate dalla stampa pugliese e si è appreso che sarà realizzata una condotta da dieci chilometri dalla diga del Liscione all’impianto di potabilizzazione di Finocchito, vicinissimo a Occhito, che nei mesi più caldi dell’anno è apparso secco, svuotato. Lo scorso 12 giugno il primo via libera al piano nel tavolo tecnico che si è svolto nella sede del Consorzio di bonifica della Capitanata.
Ovviamente la notizia che l’acqua molisana sarà destinata alla Puglia ha fatto rumore: l’ex consigliere regionale Salvatore Ciocca si è rivolto alla magistratura, è nato un comitato in difesa dell’acqua di Occhito, l’opposizione in Consiglio regionale ha chiesto chiarimenti al presidente Donato Toma. La vicenda ha provocato anche conseguenze sul piano politico dividendo ad esempio i due esponenti del Pd a palazzo D’Aimmo: Micaela Fanelli è contraria, più possibilista Vittorino Facciolla.
Trattativa sull’acqua alla Puglia, Facciolla fa i conti: “Al Molise indennizzo da 20 mln”
Per l’ex sindaco di San Martino in Pensilis al Molise andrà un indennizzo di 20 milioni di euro.
In realtà sembra che la trattativa sui ristori economici da corrispondere al Molise sia in corso. Nemmeno ieri (20 gennaio), nel corso della conferenza stampa che si è svolta al Consorzio di Bonifica della Capitanata per fare il punto sul progetto, è stata fornita una cifra della somma che verrà erogata come indennizzo alla nostra regione.
“Al momento, l’ipotesi più accreditata è che si possa chiudere a 7 centesimi per metro cubo, con un costo complessivo annuale di circa 5 milioni di euro”, ha riferito il quotidiano L’Immediato che ha fornito un resoconto dell’incontro con i vertici della Regione Puglia e dello stesso Consorzio di Bonifica della Capitanata.
La Regione guidata da Michele Emiliano va avanti come un treno, accelera su un progetto che consentirà di irrigare le campagne della provincia di Foggia e di garantire l’acqua alle abitazioni private. In Puglia già si parla del “patto dell’acqua” con il Molise.
“I nostri tecnici – le parole del vice presidente della Regione Puglia riportate dall’Immediato – sono già al lavoro per portare in provincia di Foggia da 40 a 70 milioni di metri cubi d’acqua che oggi sono di fatto dispersi in Molise. Con una infrastruttura potranno arrivare nell’impianto di potabilizzazione dell’Acquedotto pugliese di Finocchito. Questo come impatto immediato avrà l’immissione nella rete idrica di Foggia città e della provincia di una importante quantità di acqua potabile nelle case. Inoltre, l’infrastruttura consentirà all’invaso di Occhito di ‘liberare’ risorse da destinare all’agricoltura”.
Insomma la Puglia non intende arretrare di un millimetro su un’opera considerata strategica che, ha evidenziato il vertice del Consorzio della Capitanata, prevede “un rapporto costi-benefici ottimale per le due regioni”. A suo avviso, il progetto avrà benefici sulla stessa struttura della diga perché “un giorno la cintura di cemento collasserà e quel giorno, spero più tardi possibile, avremo un problema serio. Abbiamo sempre l’urgenza di fabbisogno idrico, così incrementeremo del 10 per cento la capacità di risposta alla grande sete della Puglia”.
Mentre dalla provincia di Foggia si sta premendo il piede sull’acceleratore, il Molise resta a guardare. L’ex consigliere regionale Salvatore Ciocca ha annunciato che si rivolgerà alla magistratura.
La Puglia accelera per prelevare l’acqua del Molise. Scatta l’esposto alla magistratura
Mentre forse si sta sottovalutando un progetto che rischia di assetare la nostra regione: le risorse idriche del Matese probabilmente non saranno sufficienti a garantire i fabbisogni della provincia di Campobasso. E le condizioni in cui si trovano i nostri invasi – Liscione e Occhito – quasi perennemente a secco non invitano a guardare con ottimismo alle nostre scorte di acqua. Immaginiamo se sarà prelevata ulteriormente acqua.
E i molisani rischiano di fare la fine dei personaggi di Altan e delle sue celebri vignette con l’ombrello.
(in foto l’invaso di Occhito fotografato lo scorso 9 novembre)
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