La lettera da roma

Arcuri scrive al commissario: “Vietri, non si torna indietro. Presto 26 posti Covid in più negli ospedali”

Sul Vietri ospedale covid non si può tornare indietro. E’ il commissario nazionale Domenico Arcuri a ufficializzarlo in una lettera inviata ad Angelo Giustini, commissario ad acta per la sanità in Molise. L’ospedale di Larino, quello per il quale hanno firmato oltre cento sindaci e che ha ottenuto anche il nulla osta in consiglio regionale sebbene gli sia stato preferito l’ex Hospice del Cardarelli, non rientra in gioco per accogliere i pazienti con il covid.

Arcuri ha fatto presente a Giustini che a questo punto della pandemia, nell’attuale scenario e con i progetti in cantiere già avviati, costerebbe troppo e necessiterebbe di tempi troppo lunghi. Dunque naufraga l’ultima speranza di riaprire, predisponendolo come ospedale per la gestione del virus, la struttura frentana che resta desolatamente vuota e inutilizzata.

È sempre Arcuri, sempre nella stessa lettera, a rassicurare sulla attivazione di altri 26 posti letto in Molise dislocati tra ospedale Cardarelli di Campobasso, ospedale Veneziale di Isernia e ospedale San Timoteo di Termoli. Una posizione che sembra perfettamente coerente con quella della Azienda Sanitaria regionale, che aveva in più occasioni confermato la volontà di ricavare nuovi posti letto per la gestione dell’emergenza nei tre nosocomi molisani, dove tra l’altro entro fine gennaio sarebbero dovuti essere pronti anche i prefabbricati per trattare casi covid. Lavori dei quali però al momento non c’è traccia.

Intanto il Comitato San Timoteo di Termoli interviene con una riflessione a margine della notizia trapelata oggi: “È interessante ora sapere dal Commissario Arcuri, o chi per lui, con quale personale i 26 posti letto che saranno realizzati nei tre presidi ospedalieri, tenendo conto del poco personale presente, all’estremo delle forze fisiche e psicologiche, negli stessi ospedali”