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Molisani a Londra, il racconto di Francesco: “Ad agosto ci ha fermato la seconda ondata, a Natale la variante del virus. È un disastro”

E’ un anno che mancano dal Molise. E’ la seconda volta nell’arco del 2020 che si vedono costretti a rinunciare al volo per l’Italia.

La prima, a fine agosto scorso, quando la curva dei contagi è tornata nuovamente a salire. La seconda, in queste ultime ore, quando a Londra è scattato il lockdown totale.

Prima è stato il covid, ora – come se non bastasse – ci si è messa la variante inglese del virus che – secondo gli esperti – sarebbe ancora più contagiosa.

Francesco e Tania, giovane coppia di sposi, ambedue di Campobasso ma spinti dalla condizione occupazionale dell’Italia (e del Molise) a trasferirsi a Peterborough (contea di Cambridge), avrebbero voluto trascorrere almeno le feste di Natale con i loro cari qui nel capoluogo molisano. Ma nessuno potrà salire sull’aereo. Né loro da Londra né la famiglia dall’Italia potranno imbarcarsi per correre ad abbracciare i tre nipotini, figli di Tania e Francesco.

La situazione, a Londra in particolare, è delicata.

“Io e mia moglie siamo fortunati soltanto perché qui abbiamo casa e una stabilità che ci siamo creati in questi anni – racconta Francesco in una lunga videochiamata – ma ci sono tanti concittadini italiani di cui ho notizie e che so, in queste ore, bloccati in aeroporto. Stanno vivendo momenti difficili senza certezze e soprattutto senza alcuna notizia che li rassicuri su un eventuale rientro in Italia. Questo è quello che non concepisco, l’assenza delle autorità governative quando accadono imprevisti di questo genere: non si può lasciare un cittadino in balia di se stesso”.

“Fino a poco fa ero al telefono con amici che mi hanno raccontato di italiani bloccati agli aeroporti londinesi di Heathrow e Stansted a causa della sospensione dei voli decisa dal Governo italiano, così come dalla maggioranza di quelli dei Paesi europei, per limitare il contagio della nuova variante del Covid individuata nella capitale britannica e che pare abbia già contagiato il sud-est dell’Inghilterra. In aeroporto in questo momento ci sono famiglie con bambini proprio come noi, giovani studenti, anziani, persone che lavorano qui e che si preparavano a rientrare per le vacanze di Natale. Hanno speso soldi, fatto sacrifici e ora sono intrappolati lì dentro senza sapere come comportarsi”.

Francesco e Tania sono stati fortunati perché “ad agosto scorso ci annullarono il biglietto per tornare in Italia. E ci rassegnammo all’idea di scendere almeno per Natale. Fino a 48 ore fa c’erano voli a 12 sterline che avrei voluto prenotare ma un’ora dopo averli individuati, e quindi pronto per la prenotazione, ho visto che non esistevano più. Stop. Annullati”.

Francesco e Tania si preparano – come il resto del mondo – ad un Natale “in solitudine” vivendo già la paura di una variante del covid che sta seminando paura nel Paese dove vivono e lavorano. Pensano all’Italia e alle famiglie che hanno in Molise. “Mi manca l’Italia per molti aspetti, ma mi manca soprattutto Campobasso – chiude Francesco –. Purtroppo non abbiamo avuto scelta e per dare un futuro ai nostri figli siamo stati costretti a venire in Inghilterra perché l’Italia è carente di prospettive occupazionali. Io auguro a tutti i miei concittadini campobassani un Buon Natale e sempre forza Campobasso”.

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