Nemmeno il lockdown è riuscito a fermare una delle classiche tradizioni che ‘fanno subito’ Natale: la tombolata. E’ uno dei momenti clou delle festività, quando riuniti con la famiglia o con gli amici dominano il chiasso e la gioia di stare insieme, la confusione e gli scongiuri di rito. “Esce il 48, morto che parla?”. “No, ho pescato il 28, le zizze (come prevede la smorfia napoletana, ndr)“. “Dai… Mi manca un numero e vinco!”.
Quest’anno, con tutte le restrizioni imposte a causa della pandemia (a cominciare dal divieto di assembramenti anche in casa), la classica tombolata organizzata intorno alle lunghe tavolate che contraddistinguono le nostre case è stata ripensata, rivista, trasformata: l’irrinunciabile gioco natalizio è diventato virtuale. Sono stati utilizzati i più moderni mezzi che la tecnologia mette oggi a disposizione per organizzare sorprendenti tombolate a distanza, on line, attraverso lo schermo del pc o del proprio smartphone.
Skype, ad esempio, è stato lo strumento scelto dalla famiglia Fasano per organizzare una mega tombolata che ha riunito circa trenta parenti che vivono in Italia e all’estero.
Dai nonni ai nipoti, tutti insieme si sono collegati il pomeriggio di Santo Stefano e hanno trascorso qualche ora di spensieratezza, anche se ovviamente separati dallo schermo del computer come testimonia la foto che pubblichiamo a corredo dell’articolo.
“Tutto è nato da un’idea dei cugini di mio padre che avevano creato un gruppo Facebook per organizzare ogni anno un momento di incontro. Quest’anno, non potendo farlo a causa della pandemia, hanno deciso di organizzare la tombolata on line”, racconta Valentina, una delle componenti di questa numerosa e simpatica famiglia, a Primonumero.
Tutto virtuale dunque, ma la baldoria è stata la stessa che caratterizza normalmente il gioco.
“Eravamo circa trenta persone, alcuni parenti erano collegati dall’estero finanche dai Paesi Bassi e dalla Spagna. Abbiamo dovuto superare qualche problema tecnico, qualcuno non aveva mai usato un computer, ma alla fine siamo riusciti a collegarci. Funzionava così: tutti ci eravamo muniti di due cartelle e poi c’era una persona con il classico tabellone. I premi? Chi vinceva riceveva un applauso. Ovviamente non riuscivamo a controllare se qualcuno imbrogliava, ci dovevamo fidare sulla parola”, dice ancora Valentina sorridendo. “L’importante è stato vederci, restare in contatto e condividere qualche ora di divertimento. Abbiamo trascorso un pomeriggio insolito e ne abbiamo approfittato per fare una chiacchierata, raccontarci quello che era successo nelle nostre vite”.
Ovviamente non poteva mancare la classica scena che contraddistingue ogni tombolata: la chiamata dell’ambo quando è stato estratto il primo numero. “Sì, c’è stato anche quello”, ricorda la ragazza ridendo. “Alla fine abbiamo fatto anche il brindisi sempre on line, sempre su Skype”.
Non è stato l’unico caso: anche altre famiglie, ovviamente con un minimo di competenze a livello tecnologico, si sono organizzate per ‘onorare’ la tradizione, combattere la noia e trascorrere le lunghe giornate del lockdown.
Infine l’idea di organizzare giochi natalizi a distanza ha ‘contagiato’ anche alcune scuole: infatti non solo tombolate virtuali che riuniscono parenti lontani ma anche quelle scolastiche per non perdere i contatti tra piccoli studenti. È il caso della TAD (tombolata a distanza, sulla falsariga della didattica a distanza) che il sempre attivissimo nonno vigile della scuola di Ferrazzano sta organizzando per i piccoli della materna in questi giorni di vacanze e lockdown. Dopo la raccolta delle adesioni sui vari gruppi dei genitori divisi per le sezioni dell’infanzia, si passa all’invio delle cartelle e poi, nel giorno e nell’orario prestabilito, ci si ritrova nella riunione-gioco per divertirsi tutti assieme.