Ingressi in società

Campobasso, il calcio e il sogno americano: con il neo socio Rizzetta obiettivo aumentare tifosi e ricavi in Usa

Conferenza on line con il presidente Mario Gesuè e il nuovo socio, l'imprenditore Matt Rizzetta. La società guarda al mercato americano: "Vogliamo aumentare i ricavi, la storia economica del calcio ci insegna che i risultati sportivi vanno di pari passo con i risultati economici".

Il Campobasso calcio comincia forse ad avere uno sguardo e una prospettiva più internazionale. Esce dal proprio orticello e dai confini tracciati tra contrada Selvapiana e il castello Monforte per iniziare a inseguire il ‘sogno americano’. L’ingresso dell’imprenditore Matt Rizzetta nella società sembra abbia concretezza e solidità: ci perdoneranno i vertici societari se usiamo il congiuntivo, ma dovranno guadagnarsi la fiducia di una tifoseria rimasta scottata da chi – Johnny di Stefano – promise di portare il club in serie A in cinque anni.

Questa volta la storia pare diversa. Si parla di merchandising, ossia la vendita di prodotti legati alla squadra come magliette, felpe e tanti altri gadget ai tantissimi tifosi di oltreoceano che hanno il cuore rossoblù. E poi gli altri passaggi: la valorizzazione del brand rossoblù, la costituzione di un club del Campobasso a New York, una tournèè in America. Il patron Gesuè del resto sintetizza: “Senza aumentare i ricavi non si possono raggiungere certi risultati sportivi”. In linea col motto popolare senza soldi non si cantano messe.

Tanto è bastato per far sognare i tifosi che oggi pomeriggio si sono collegati in gran numero per ascoltare le parole dei vertici in una conferenza che si è svolta rigorosamente on line per via delle restrizioni anti-contagio. Tutto si svolge sulla pagina Facebook del Campobasso calcio.

Matt Rizzetta è collegato da New York, l’imprenditore italoamericano che sprizza passione rossoblù da tutti i pori. “Campobasso e il Molise per me non sono solo un impegno sportivo/economico ma anche sociale e culturale, noi porteremo avanti il nome di Campobasso a livello globale. Quello molisano è un popolo caloroso, accogliente, questo per me è molto importante. Sono innamorato dei molisani, ho già ricevuto una marea di messaggi di benvenuto. Sono commosso per l’attaccamento della piazza. Ma questo lo sapevo già, ho fatto la scelta giusta”.

Sposato e padre di tre figlie, Rizzetta spiega che l’amore per il calcio è tutto merito del nonno. E perchè il Molise visto che le sue origini sono di un paese che si chiama Monteleone di Puglia? “Anche se non sono molisano, qui ci sono un amore, una passione e uno spirito di sacrificio che mi ricorda quello dei miei nonni”, scandisce. Poi, aggiunge, “ho conosciuto Mario Gesuè”. Ed è iniziata la trattativa che lo ha portato ad entrare nel club.

Matt Rizzetta Mario Gesuè Campobasso calcio serie D

In conferenza, presentata dall’addetto stampa Andrea Vertolo col supporto di tutto il team della comunicazione, interviene anche il patron Mario Gesuè: “Un paio di anni fa, quando sono arrivato a Campobasso, questo era un club che non voleva nessuno, l’abbiamo preso a poche ore dal fallimento, un club che aveva perso l’appeal. Abbiamo lavorato tanto, abbiamo dormito poco, pensato tanto a produrre. Tutto questo in 28 mesi, sembra sia passato un secolo. Il nostro impegno continuerà e aumenterà, questi mesi li abbiamo sfruttati per portare il club ad avere un’immagine nazionale e anche internazionale”.

Entrando più nel dettaglio, i vertici del club spiegano il progetto a grandi linee e soprattutto delineano l’obiettivo in termini economici: “Stiamo lavorando su cose importantissime. Vogliamo aumentare i ricavi, aumentare la base dei tifosi, espandere il brand perché la storia economica del calcio ci insegna che i risultati sportivi vanno di pari passo con i risultati economici, vanno a braccetto”. E poi, “stiamo pensando a un club del Campobasso a New York”. Ancora, “vogliamo aprire le porte ad altri investitori qui, è solo una questione di tempo, abbiamo in mente una qualcosa dal grande potenziale economico. E inoltre una nuova piattaforma streaming”.

Gesuè ribadisce che “abbiamo studiato i grandi club. L’obiettivo è aumentare i ricavi, espandere il brand e aumentare il valore. La storia economica calcio insegna che i risultati sportivi sono accomunati a quelli economici. Solo il covid ci ha fermato, ma sappiamo bene che le due anime debbano camminare in modo distinto”.

Dunque, la “gioia è grande ma da domani ci rimetteremo al lavoro con l’obiettivo di programmare altrettanti 28 mesi e molti altri anni speriamo a Campobasso. Devo dire che il feeling è stato abbastanza immediato con Matt, il tempo per un giusto accordo ma da subito ci siamo resi conto di avere una visione simile del business. Contento di avere al mio fianco un uomo di questo calibro”.

 

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