Consiglio comunale

25 cantieri a Campobasso nel 2021 ma l’opposizione lo scopre ora: caos e accuse ai 5 Stelle

Il consigliere della Lega Pascale al presidente della commissione lavori pubblici, Nicola Simonetti: “Si dimetta, è stato completamente ignorato nel suo ruolo". Il capogruppo Tramontano chiede la revoca della delibera ma l’ordine del giorno viene bocciato a maggioranza. Niente da fare anche per la proposta del centrosinistra di sospendere anche per l’anno prossimo la tassa sul suolo pubblico per gli esercizi commerciali.

25 progetti che sono partiti o che partiranno nel 2021 a fronte di ben 75 milioni di euro circa. È quanto contenuto nel Piano triennale delle opere pubbliche per la città di Campobasso, approvato in una delibera lo scorso 22 novembre. Interventi corposi, dunque, per i quali le opposizioni avrebbero gradito altro atteggiamento di condivisione da parte della maggioranza pentastellata. Si parla per esempio del bando ‘Periferie’ che prevede da gennaio l’inizio dei lavori al Mercato coperto, interventi su scuole, stadio.

Seduta abbastanza movimentata in Consiglio comunale. Tutto online, come impongono le norme anti-covid, ma diversi consiglieri non se le sono mandate a dire. Come detto, l’argomento più discusso è stato quello del piano triennale delle opere pubbliche. Il capogruppo della Lega, Alberto Tramontano, ha chiesto la revoca della delibera, lamentando il fatto che “nulla è stato discusso in Commissione lavori pubblici ed è la seconda volta consecutiva che avviene, non c’è stato il minimo coinvolgimento dei consiglieri”.

Ma di cosa parla il piano triennale? Lo spiega lo stesso Tramontano: “All’interno del documento ci sono interventi importantissimi, come il Cis, il ‘Bando periferie’, l’accordo ‘Scuole sicure’, l’area urbana, i lavori allo stadio di Selvapiana, oltre agli altri interventi sulle scuole. Si parla addirittura di 25 interventi per il 2021 avviati già o che devono essere avviati, iniziative che possono rivoluzionare la città. Infatti, in ballo ci sono 70-80 milioni di euro solo per il primo anno. E proprio per tutte queste ragioni, chiedevamo almeno come consiglieri di essere investiti di un’informazione. Purtroppo, non ci avete proprio pensato, vi manca cultura politica, non sapete leggere come funziona l’istituzione”. E rivolto al presidente della commissione lavori pubblici: “Simonetti, tu rappresenti i consiglieri comunali non il tuo sindaco”.

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L’attacco frontale allo stesso Nicola Simonetti arriva anche dal consigliere della Lega, Alessandro Pascale: “Fossi stato in lui mi sarei dimesso perché completamente ignorato da presidente della commissione”. Anche Esposito (Forza Italia), Colagiovanni (Popolari) e Trivisonno (Pd) invocano “comunicazione più chiara e coinvolgimento, questa è una brutta pagina di amministrazione non condivisa che si spera non si ripeta più”.

Il diretto interessato, chiamato più volte in causa, risponde che “se riscontrerò qualche omissione grave nei miei confronti da parte dell’amministrazione sarò io stesso a dimettermi dalla commissione. Ma ritengo che sia legittimo che la giunta deliberi il piano triennale anche senza passare per la commissione”.

Sulla questione il sindaco Gravina cerca di fare da ‘pompiere’: “Gestire gli uffici in smart working non è semplice, il tempo è una variabile importante da tenere in considerazione. È nostra volontà accogliere i suggerimenti di tutti i consiglieri, questo non è mai stato in dubbio. Per quanto riguarda il piano triennale, le minoranze hanno il diritto-dovere di criticare ma non è possibile modificarlo in commissione allo stesso tempo. Aggiungo che nel piano non ci sono grandi novità rispetto all’anno scorso, anzi molte voci corrispondono. Il nostro è un bilancio aderente alla realtà e alla fattibilità”. I voti contrari battono quelli favorevoli 19 a 9.

Si è parlato anche di Cosap, la tassa che gli esercizi pubblici sono tenuti a pagare al Comune. Il centrosinistra ha proposto un ordine del giorno per allungare la sospensione già decisa per il 2020 da parte del Governo anche per il 2021, per dare aiuto e sostegno ai commercianti. Un suggerimento che l’assessore al bilancio Panichella non vede per il momento fattibile: “I Comuni si reggono anche su questo genere di tasse. Nel 2019, per esempio, sono entrati 280mila euro dalla riscossione della Cosap che vengono utilizzati per diverse voci, come per asili, fiera, mercato, mensa, trasporto, dove la percentuale di partecipazione dei cittadini è all’11-12%, l’88% lo mette il Comune. Se diminuiamo le entrate dobbiamo aumentare altre tasse. Ma qualsiasi misura venga presa dal governo a sostegno sarà da noi adottata”.

Bisogna aggiungere che la Legge di Bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019 ha stabilito che, a decorrere dal primo gennaio 2021, sia i Comuni, che le Province, applicheranno la cosiddetta ‘Local Tax‘ che sostituirà e unirà, in un’unica tassa, quella per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, nonché il canone per l’istallazione dei mezzi pubblicitari.

L’ex sindaco Antonio Battista (Sinistra) aggiunge che: “per il 2021 il Governo ha già messo le mani avanti, la copertura dovrebbe essere per sei e non per dodici mesi. Io dico che nella vita bisogna fare delle scelte, credo che si sarebbero potute fare scelte diverse e dare una prospettiva per aiutarli con il pagamento delle tasse”. Proposta bocciata con 20 voti contrari, 7 favorevoli e 4 astenuti.

 

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