L'intervista

L’autunno del virus, malati più giovani e contagi in metà dei comuni. Florenzano: “Età dei positivi scesa da 54 a 41 anni”

Il punto del direttore generale dell'Azienda sanitaria regionale sui contagi nella nostra regione: il trend è in crescita come in tutta Italia. "Se paragoniamo questi numeri con quelli di marzo e aprile, la situazione è meno drammatica dal punto di vista dei ricoveri", osserva Florenzano. Mentre uno studio rileva che il Molise è la seconda regione per numero di tamponi effettuati, il dg lancia un appello alla popolazione: "Scaricate l'app Immuni".

La pandemia “è in continuo peggioramento” e ci sono “segnali di criticità negli ospedali”. E’ allarmante il quadro tracciato dopo il monitoraggio nazionale dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità nel giorno in cui l’indice di contagio Rt – calcolato sui casi sintomatici – si attesta a 1,5. La spia rossa è accesa.

Anche in Molise il virus è sempre più diffuso, non limitato a pochi, grandi centri o alle residenze per gli anziani come avveniva la scorsa primavera, durante la prima ondata della pandemia. L’autunno del covid non è ingiallito come le foglie cadute da alberi che si preparano al ‘sonno’ invernale. Perchè il sars-cov-2 non ha perso la sua forza e ora sta circolando in maniera quasi capillare. Un’escalation inarrestabile di nuovi casi, quasi ogni giorno si supera il record dei positivi registrato nei giorni precedenti: 66 ieri, 56 due giorni fa.  

E’ emblematico, poi, che in Molise siano state accertate infezioni in 69 Comuni (secondo i dati del bollettino Asrem di ieri, 23 ottobre), circa la metà dei 136 centri della nostra regione. In questa seconda fase la provincia di Isernia è particolarmente colpita: Isernia e Castelpetroso guidano la ‘classifica’ per il numero di contagi registrati. Solo terza la città capoluogo del Molise, Campobasso.

L’altra novità di questa seconda ondata è l’età dei contagiati: si è abbassata. “E’ scesa dai 54 ai 41 anni“, sintetizza il direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale Oreste Florenzano che abbiamo intervistato ieri pomeriggio (23 ottobre). Così come è diminuita anche l’età delle vittime: le ultime due persone decedute dopo aver contratto il nuovo coronavirus erano sessantenni.

“L’incremento dei positivi è in linea con il trend che si registra in tutta Italia. A conforto della popolazione possiamo dire che questo incremento di casi non si è tradotto con un incremento dei ricoveri“, puntualizza  il capo dell’Azienda sanitaria regionale che ha colto l’occasione per ringraziare il personale che è impegnato in questa ‘battaglia’.

“Se paragoniamo questi numeri con quelli di marzo e aprile, la situazione è meno drammatica dal punto di vista dei ricoveri. E questa è una notizia che ci fa sperare bene”. Al tempo stesso, rimarca, “sapevamo che con la movida e la riapertura delle scuole c’era la possibilità di una maggiore circolazione del virus”. Da qui “l’importanza di iniziative come ‘Movida covid free” che ci ha consentito di effettuare uno screening e di comprendere come il fenomeno sta evolvendo”.

Fra l’altro uno studio svolto da Humanitas ha premiato il Molise e il laboratorio analisi del Cardarelli, dove vengono processati i tamponi: il Molise è al secondo posto in Italia per numero di test rinofaringei che vengono esaminati. E il tracciamento dei contatti è un’arma fondamentale per individuare i positivi.

La guardia resta alta. Tanto è vero che tra Asrem e Regione, o meglio tra il dg Florenzano e il governatore Toma, il confronto sulle misure da mettere in campo per arginare i contagi è ripreso in maniera assidua. Ma il vertice della Giunta regionale, per ora, non vorrebbe imporre il coprifuoco che invece sarebbe stato chiesto da altri presidenti al Governo: il rischio è danneggiare seriamente il tessuto economico regionale.

Valutazioni su cui Florenzano preferisce glissare: “Non vorrei rilasciare dichiarazioni su tale questione”, dice. Invece rivolge un duplice appello alla popolazione: da una parte “al di là delle critiche che sono legittime, non diffondiamo notizie non veritiere come a volte leggo su Internet” e poi “scarichiamo l’app Immuni, può essere importante”. Il Molise è agli ultimi posti in Italia per l’utilizzo dell’applicazione nata proprio nell’epoca della pandemia.

Altro tema fondamentale per evitare problemi al sistema sanitario regionale: l’implementazione dei posti letto di Terapia Intensiva come prevede il piano della rete ospedaliera dedicata alla cura dei pazienti covid che avrà nel Cardarelli il ‘cuore’ del sistema. Il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha scelto come soggetto attuatore del progetto già approvato dal Ministero proprio l’Asrem. “Ci siamo immediatamente attivati – le parole di Florenzano – per stilare il cronoprogramma e inviarlo al Ministero. Entro il 31 ottobre il Ministero dovrebbe individuare le ditte a cui potremmo aderire per la progettazione e la realizzazione degli interventi”.

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