Termoli-lesina

Raddoppio ferroviario, on.Federico interroga Ministro Costa: “Rfi troverà soluzione diversa per il rumore”

Rispettare l’ambiente e al tempo stesso accelerare nella realizzazione di importanti infrastrutture per il rilancio dell’Italia. Questa la sfida secondo l’onorevole Antonio Federico che assicura sul buon andamento del raddoppio ferroviario Termoli-Lesina e per questo ha presentato un’interrogazione al Ministro Costa alla Camera.

“La sfida più importante per il Paese in termini di infrastrutture è quella di coniugare l’importanza dello sviluppo con la tutela ambientale, la salute dei cittadini e il rispetto del territorio. Seguendo questa linea – afferma Federico – ho presentato una interrogazione alla Camera dei Deputati, indirizzata al Ministero dell’Ambiente, sul raddoppio della tratta ferroviaria Termoli-Lesina.
Parliamo di un’opera strategica di interesse nazionale, determinante per l’economia e lo sviluppo del Molise e della Puglia; un intervento da 700 milioni di euro già interamente finanziato”.
Secondo il deputato campobassano “è quindi il momento di accelerare sul progetto che risolve il rallentamento dell’intera ‘linea adriatica’. I 31 chilometri tra Termoli e Lesina sono infatti gli unici a binario unico tra Bologna e Lecce, quindi il raddoppio della tratta può garantire ricadute determinanti sul piano dello sviluppo economico e industriale del Molise, del Mezzogiorno e del Paese intero, rappresentando un presidio dal punto di vista della coesione sociale e del diritto ad una mobilità quotidiana rapida, sostenibile, sicura per milioni di persone.
Il Ministero dell’Ambiente ha riconosciuto l’importanza dell’opera, come del resto ha fatto nei giorni scorsi il Premier Conte che l’ha inserita tra le 130 opere strategiche del Piano ‘Italia veloce’”.

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Federico assicura che non c’è alcuna intenzione da parte dell’attuale maggioranza parlamentare di ostacolare l’opera. “La volontà politica di portare a compimento il progetto è quindi innegabile e il Ministero ha garantito tutto quanto è in suo potere per facilitarne la realizzazione nel più breve tempo possibile, dicendosi certo che sarà trovato il giusto punto di equilibrio tra le fondamentali esigenze del trasporto e quelle della tutela ambientale ma non solo.
L’interrogazione è infatti servita anche a dar voce ancora una volta alla volontà di tanti cittadini, quelli di Termoli, Campomarino e di tutti i territori costieri interessati dal progetto. Da mesi insieme ai colleghi regionali e comunali siamo infatti al lavoro per portare a Roma anche le esigenze dei Comitati che chiedono rassicurazioni sull’impatto dell’opera. In questo senso il Ministero ha smentito facili e strumentali ricostruzioni di chi vorrebbe il progetto frenato capricci ambientali legati alla tutela dell’avifauna. La tutela delle specie animali è un concetto che deve avere un peso nella realizzazione della migliore soluzione possibile. Come devo averlo il tema dell’inquinamento acustico.
Le barriere antirumore non sono una soluzione adeguata e Rfi già si è impegnata a trovare alternative di ricucitura urbana, d’intesa con gli enti locali, che comunque non rientrano nel progetto e che quindi hanno ancora ampio margine di concertazione”.

Antonio Federico

Per questo Federico conclude affermando che “saranno ora proprio Rfi e Comitato Via-Vas, che ricordo è un organo tecnico e non politico, a dover trovare la migliore soluzione possibile nel rispetto dei cittadini. La volontà del MoVimento 5 Stelle è chiara: bisogna coniugare lo sviluppo del Molise e del Paese con la tutela della salute pubblica, con la tutela dell’ambiente, dell’avifauna, e con la tutela del settore agroalimentare particolarmente sviluppato nella zona interessata dal tracciato. La Termoli-Lesina è un’opera fondamentale e può spalancare al Molise l’ingresso di persone e merci. Significa potenziare l’economia della regione e il suo sviluppo”.

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