Ripabottoni

Dopo la protesta per tenere i migranti nuova lezione di civiltà: allo Sprar corso di fumetto contro i pregiudizi

Il centro che ospita migranti nel comune di Ripabottoni protagonista di una meritoria iniziativa contro il pregiudizio e la discriminazione. Attraverso il 'medium' del fumetto

Ripabottoni si conferma piccolo centro in cui la lotta alla discriminazione e al pregiudizio – di qualsiasi tipo – è in cima alla lista delle priorità.

Il piccolo paese in provincia di Campobasso, che conta circa 500 abitanti, è stato protagonista nei giorni scorsi di una iniziativa lodevole che ha avuto luogo nel centro Siproimi (ex Sprar, ndr) denominato Casa Kirikù.

Ma il comune di Ripabottoni è noto alle cronache (anche nazionali) perchè nel gennaio 2018 vide la inusitata protesta degli abitanti contro la chiusura del Cas che allora ospitava 32 migranti. I residenti scesero in piazza per protestare contro la decisione della Prefettura di chiudere il centro di accoglienza, di fatto mandando via quei 32 ‘fratelli’.

La protesta per tenere i migranti è un caso nazionale. Dal borgo molisano lezione antirazzismo

Una narrazione controcorrente, una lezione di civiltà che fece accostare il nome di Ripabottoni a quello di Riace, centro calabrese che trasformò (con il sindaco Mimmo Lucano) l’accoglienza ai rifugiati e migranti in un caso da manuale.

Domenica 11 ottobre il centro gestito dalla cooperativa Koinè (la stessa che gestisce anche il progetto per i minori stranieri non accompagnati a Casacalenda) ha aperto le sue porte alla cittadinanza – nel rispetto delle normative anti-Covid, va da sé – per presentare il progetto ‘Uniti contro il pregiudizio’.

Corso di fumetto contro i pregiudizi

Insieme al fumettista, originario di Guglionesi, Rocco Pelusi ospiti ed operatori nei mesi passati si sono cimentati con un laboratorio di fumetto sui generis, improntato appunto alla lotta contro i pregiudizi. Non a caso il fumetto realizzato ha come protagonista un ragazzo con qualche chilo di troppo che, per tale motivo, viene discriminato. La sua ‘rivincita’ però la avrà proprio nella squadra di calcio dove in prima battuta era stato ‘bullizzato’ per le sue fattezze fisiche. Il rovesciamento del pre-giudizio è compiuto: proprio le sue caratteristiche si riveleranno preziose nella squadra.

Corso di fumetto contro i pregiudizi

Attraverso i disegni, che durante la ‘festicciola’ di domenica sono stati mostrati al pubblico, gli organizzatori hanno voluto dimostrare ancora una volta l’insensatezza del pregiudizio e del razzismo. “Tu(t)i immedesimi – Tutti i(m)medesimi” si legge sulla locandina del progetto come a sottolineare i valori della diversità, da un lato, e della uguaglianza, dall’altro.

Corso di fumetto contro i pregiudizi

A volere fortemente il progetto sono state le assistenti sociali del centro e la psicologa, Lussiana Di Fino (nella foto in home), che hanno precisato come non si tratti di “un’iniziativa isolata ma che fa parte di una serie di progetti e attività per la sensibilizzazione. Attività che prevedono la fondamentale apertura al territorio, con la creazione di occasioni di incontro e conoscenza reciproca”.

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