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Odissea sulla Bifernina: 4 semafori e file. Doppia beffa per i pendolari Fiat: “Arriviamo tardi e ci tagliano lo stipendio”

Nuova giornata di disagi sull'importante arteria che collega Campobasso verso la costa dove da una decina di giorni è stato installato il quarto semaforo che ha allungato i tempi di percorrenza. E oggi, lunedì 28 settembre, gli operai della Fiat hanno timbrato in ritardo il cartellino: "Subiremo una decurtazione in busta paga. Bisogna riorganizzare le corse, così non possiamo andare avanti", dicono. Anche perchè i lavori sulla Bifernina dureranno fino al 2023.

Partenza da Campobasso alle 6.30. Alle 7.45 devono timbrare il cartellino. Ma questa mattina (28 settembre) sono arrivati in ritardo sul posto di lavoro: alle 7.49 sono scesi del pullman che li lascia a poca distanza dallo stabilimento Fiat Fca di Termoli. E quei quattro minuti peseranno sulla busta paga: “L’azienda decurta i soldi di un quarto d’ora di lavoro”, racconta a Primonumero uno degli operai partito stamane da Campobasso.

Per tutti i pendolari che dal capoluogo salgono sul mezzo della Sati per recarsi per motivi di lavoro a Termoli l’installazione di un altro semaforo sulla Bifernina è stata una iattura: dopo i tre impianti posizionati sui viadotti della diga del Liscione, da una decina di giorni se n’è aggiunto un quarto all’altezza del bivio per Lupara. “Tutti i giorni è un percorso a ostacoli e se finora i disagi sono stati limitati è stato solo per fortuna o grazie alla bravura degli autisti”, dicono. Poi succede, come avvenuto oggi, lunedì 28 settembre, che il traffico è più intenso del previsto e i semafori sono tutti rossi. Bisogna attendere a lungo prima che scatti il verde mentre le lancette dell’orologio camminano veloci.

E’ la seconda volta che capita.

I timori dei pendolari è che i 3 euro e 50 centesimi lordi decurtati oggi in busta paga possano aumentare nel caso in cui si ripetano episodi del genere. Insomma loro sarebbero costretti a pagare dazio per una situazione che non dipende dalla loro volontà. Il danno oltre alla beffa. Anzi un doppio danno alla luce dell’aumento del 40% del costo degli abbonamenti.

“Noi ci sentiamo abbandonati. Con il quarto semaforo la situazione è diventata ingestibile: grazie ai tre semafori sulla Bifernina (che ora sono diventati quattro) noi pendolari arriviamo sempre più tardi sul posto di lavoro e subiamo la relativa decurtazione del nostro già misero stipendio”, la loro segnalazione. “Bisogna anticipare la partenza”, la richiesta rivolta all’Assessorato ai Trasporti della Regione Molise che dovrebbe ‘intercedere’ con la ditta privata Sati.

“Proverò a sentire l’Anas per cercare di riorganizzare i semafori o dovremmo vedere di anticipare la corse. Bisognerà conciliare le varie esigenze: quelle degli utenti, dei pendolari della Fiat, della Sati e dell’Anas che si sta occupando dei lavori sulla Bifernina”, la posizione dell’assessore ai Trasporti della Regione Molise Quintino Pallante. “Troveremo una soluzione, ma ovviamente dovremo valutare una serie di aspetti”.

Anche perché i lavori sulla Bifernina e in particolare sul Molise 2 dureranno fino al 2023. Insomma, i tempi sono lunghi ma la pazienza di chi ogni giorno percorre l’importante arteria che dal Molise centrale conduce sulla costa è agli sgoccioli.

“Stiamo affrontando di petto la situazione per alleviare al massimo i disagi”, sottolinea l’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Niro. E’ stato presentato il progetto esecutivo per realizzare la bretella tra il bivio di Lupara e quello di Larino che consentirà di bypassare il Liscione. Ora dovrà essere convocata la Conferenza dei servizi per l’acquisizione di tutti i pareri. Poi la gara d’appalto e l’inizio dei lavori che dureranno 60 giorni: il cronoprogramma tracciato dall’assessore.

Inoltre sono state avviate le procedure anche per realizzare una bretella alternativa alla provinciale 80 e in particolare il tratto compreso tra il secondo bivio di Larino e Palata.

SP

 

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