Montenero di bisaccia

Campagna elettorale incandescente, De Risio contro Contucci: “Mi volevi con te dal 2010”

Si fa incandescente il clima elettorale a Montenero di Bisaccia a poco meno di due settimane dalle elezioni comunali. In una nota, Fabio De Risio attacca l’avversario Simona Contucci.

In particolare De Risio fa riferimento alle “dichiarazioni della mia avversaria Simona Contucci che, con una serie di falsità e promesse facili, pensa di poter dare un nuovo copione alla “terza serie Travaglini”. Perché è chiaro che questa stessa lista che sbandiera rinnovamento ha radici ben solide nella passata amministrazione.

Si dice che nei paesi piccoli si conoscono tutti. E infatti io conosco bene il percorso di incarichi della mia sfidante.

Parte nel lontano 2007 come Segretario del circolo dell’Italia dei Valori; nel 2008 diventa assistente della parlamentare Anita Di Giuseppe.

Nel 2010 mi riceve a casa sua per propormi la candidatura, da me rifiutata, a Sindaco per il centrosinistra.

Nel 2011 si candida alla carica di Consigliere provinciale con la lista dell’Italia Dei Valori, ma non risulta eletta. Entra in Consiglio due anni più tardi, nel 2013, dopo le dimissioni del Consigliere Nagni.

Nel 2015 dopo anni di opposizione si allea con Travaglini, diventandone il braccio destro, tanto da candidarsi nuovamente, nel 2018, al Consiglio provinciale di Campobasso con una lista di centrodestra. A Natale del 2019 manda in avanscoperta i suoi più stretti collaboratori per convincermi ad entrare nel suo entourage per l’attuale tornata elettorale”.

L’affondo di De Risio è netto e si riferisce anche alle promesse elettorali. “Tu saresti il rinnovamento? Tu saresti la Montenero “coraggiosa”? Ti ricordo che le proposte generiche da te avanzate erano già contenute nel programma della lista “Uniti per Montenero”, con cui sei divenuta assessore nel 2015. Tra i punti più salienti vi era il rinnovamento della rete idrica. Con che coraggio lo riproponete dopo 5 anni?

Alla Marina di Montenero, dopo i 5 anni della tua amministrazione, turisti e residenti non hanno l’acqua e non possono aprire la finestra a causa di un odore nauseabondo. Come mai vi sono ancora delle fogne scoperte nei pressi del depuratore? Come mai il nostro Comune, sotto la tua guida e quindi sotto le tue responsabilità, non ha ottenuto la Bandiera Blu?

E ancora, come mai casa Valerio versa in uno stato di assoluta fatiscenza? Come mai tra i tanti Comuni molisani che insieme al Comune di Campodipietra hanno portato avanti un progetto esemplare di sviluppo locale manca il nome di Montenero?

Gli interrogativi sono tanti. Sarebbero bastati a costruirci sopra tutta la mia campagna elettorale, ma ho preferito concentrarmi su condivisione, ascolto e dialogo con la nostra comunità, presentandomi per quello che sono. E già qui si vede la differenza fra noi. Quando mi dici di essere stato scelto dai “potentati dei partiti regionali”, poi, mi viene davvero da sorridere: i potenti che mi hanno proposto la candidatura rispondono al nome e cognome di Gianluca Monturano e Nicola Palombo. Sono fortunato in questo, perché non devo rendere conto a nessuno se non a chi è al mio fianco e agli elettori; non so se si possa affermare lo stesso di te.

Sì, Simona, voglio sbandierare con orgoglio il vessillo della mia indipendenza e inesperienza perché, a differenza tua, non ho mai vissuto di politica e quando finirà questo mandato non dovrò rincorrere un ennesimo incarico, ma tornerò al mio lavoro serenamente e a testa alta.

Hai ragione, le persone sono chiamate a scegliere tra una professionista della politica e un uomo che vanta solo di essere una persona onesta e competente”.

De Risio dice di essere “un uomo che sogna un paese diverso da quello che ci ritroviamo dopo dieci anni di nulla, anche e soprattutto grazie alla tua complicità e responsabilità. Un paese dove i nostri bimbi non possono giocare in luoghi sicuri, dove i nostri giovani non trovano lavoro e dove aumentano le diseguaglianze economiche e sociali. Dove è diventato difficile immaginare un futuro migliore. E dove si continua a fare la politica delle promesse elettorali, tra nuovi debiti e rattoppi dell’ultimo minuto.

Quest’uomo inesperto porterà un metodo diverso di amministrare, fondato sulle competenze, sulla sincerità, sulle qualità e lontano dagli inciuci politici di cui tu sei la continuità.

Io non avrò galoppini da sistemare, dopo la mia eventuale elezione. Io ho compagni di viaggio con cui tutti i giorni mi confronto in maniera veemente. Dalle nostre discussioni germogliano idee, dalle nostre diversità risorse impensabili.

Consegno nelle mani dei cittadini il mio modo di essere, il mio sorriso, la mia passione e i miei sogni.

Se una scelta deve esserci per le nostre cittadine e cittadini, questa è tra il vecchio e il nuovo. Scegliere tra chi ha serpeggiato nei meandri della politica – occupando tutte le stanze del potere a destra e sinistra – e chi crede che la politica sia la più nobile delle discipline.

Ecco da che parte stare.

Noi abbiamo già scelto, proponendo la Montenero che Rinasce e che immaginiamo contro il nulla e contro gli slogan di cui cittadine e cittadini sono stanchi”.

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