Auguri speciali

Don Sergio e il vescovo De Luca in video per salutare gli studenti: “La mascherina non potrà togliervi la parola”

Sui telefoni di tanti termolesi e non solo nelle scorse ore, a poco più di 24 ore dall’apertura della scuola, è arrivato un video che ha per protagonisti chi non ti aspetti, ma che inevitabilmente ti strappano un sorriso. Perché a parlare agli studenti, in un momento storico particolare quando si trovano a dover affrontare una scuola che per certi aspetti non conoscono, sono don Sergio Carafa, parroco termolese, e il vescovo della diocesi di Termoli – Larino, don Gianfranco De Luca.

Zaino in spalla, “il fedele compagno Invicta degli anni ’90 quando facevo le superiori”, e “aggeggi del mare” ormai sistemati negli armadi, è tempo di libri e di tornare a scuola racconta don Sergio Carafa davanti alla telecamera con la sua semplicità e la simpatia che arriva dritta a chi ascolta. Le sue parole dirette e chiare sono un invito agli studenti e un saluto, oltre che un augurio a trascorrere gli anni della scuola che anche per lui “sono i migliori anni della nostra vita”, come recita il brano di Renato Zero che spunta a sostenere le parole del giovane sacerdote.

Con i suoi racconti e i suoi ricordi di studente liceale e con le parole del Vangelo, parla ai ragazzi “di una prova che nessuno ha mai vissuto – racconta – ora sarà più faticoso, esigente, più stancante”. E poi aggiunge: “Una cosa nessuno mai ci potrà togliere, anche con la mascherina, la parola. E’ un’arma potente e ti dà dignità”.

Don Gianfranco de Luca

La parola poi, e anche la telecamera, passa al vescovo De Luca. “Riapre la scuola, finalmente – aggiunge monsignor De Luca – e al centro della nostra cura e della nostra società ci siete voi, che siete il nostro futuro. Vi auguro un anno proficuo della vostra vita, in cui c’è la possibilità anche di affrontare la fatica di una pandemia, con cui dobbiamo convivere. Le difficoltà fanno crescere e maturare”. Poi un ringraziamento ai presidi “che si sono adoperati al massimo per prepararvi un luogo sicuro, e grazie agli insegnanti, le situazioni vanno affrontate con coraggio e con la prudenza” e un “invito alle famiglie, c’è una alleanza da coltivare, si crea con la fiducia, voi volete bene ai vostri figli, anche dirigenti e insegnanti sono genitori e vogliono bene ai ragazzi“.

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