Documentario a molisecinema

Raccontare ‘La disfatta della prima repubblica’. Damilano elogia l’ururese Antonio Plescia

MoliseCinema riconosce le professionalità locali che spiccano il volo per traiettorie più ampie. Oltre al grande contributo di attori e registi nazionali e, negli anni scorsi, internazionali, il Festival ospita in ogni edizioni giovani molisani di grande sensibilità e capacità, ormai stabilmente inseriti nel panorama nazionale del cinema e derivati.

Stavolta il talento arriva da Ururi, si chiama Antonio Plescia, giornalista e documentarista, che da diversi anni ha lasciato il Molise, destinazione Roma. Con il collega e amico Giacomo Visco, Plescia ha presentato in anteprima assoluta a MoliseCinema il documentario di cui è regista. S’intitola “Andate al mare. La disfatta della prima repubblica” e affronta gli eventi politici che hanno posto le basi al ‘bombardamento’ della prima Repubblica, crollata nel 1992 sotto i colpi di tangentopoli.

E’ stato il direttore dell’Espresso Marco Damilano a tenere a battesimo il lavoro di Plescia, nel corso di un partecipato dibattito che si è svolto nel parco del cinema in piazza Nardacchione a Casacalenda. Il noto giornalista, apprezzato volto televisivo di ‘Gazebo’ e ‘Propaganda live’, ha rievocato quegli anni decisivi nella scrittura della storia politica e sociale del nostro Paese, dispensando convinti elogi a Plescia e Visco per l’ottimo lavoro di ricerca d’archivio e per aver avuto l’intuito di raccontare una fase politica, quella del referendum promosso dal Movimento Segni-Occhetto nel 1991, in parte dimenticata nonostante sia stata il primo vero scossone a quel sistema consolidato. Gran parte della Dc, i socialisti e la Lega di Bossi, tra gli altri, invitarono a disertare le urne, ma gli italiani ‘non andarono al mare’.

A margine della proiezione e del dibattito abbiamo intervistato il documentarista di Ururi che, in compagnia del collega Visco, ci ha raccontato il suo impegno per la tv e il cinema, dicendo la sua anche sul Molise di oggi: MoliseCinema è alla 18esima edizione, questo vuol dire che il Molise c’è e non è al capolinea. Spero che questa regione possa avere un futuro, non tanto buono e bello, ma serio, sottolineo la parola. Vuol dire una terra dove si possono realizzare cose importanti. Io sono emozionato di essere a MoliseCinema e voglio che queste cose importanti si possano fare anche qui, in Molise, come succede a Casacalenda”. Guarda la video intervista.