Mancava solo che qualcuno tirasse fuori la birra fresca e i panini con la porchetta, un po’ come nell’esilarante scena di ‘Benvenuti al Sud’, il film con Claudio Bisio e Alessandro Siani. L’ingorgo di auto non era ambientato questa volta sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, ma sulla molisanissima Bifernina, l’unica strada che collega il Molise centrale alla costa e all’autostrada.
Sono incappati in un viaggio da incubo gli automobilisti che questa mattina hanno percorso l’arteria. Oggi è mercoledì 12 agosto, inizia il periodo più gettonato dell’anno per le vacanze estive, quando si mettono in movimento tantissime persone che raggiungono le località di mare per trascorrere qualche giorno di relax. Non a caso si parla di “bollino nero” per definire il traffico intenso che si registra sulle strade.
Le vacanze sono iniziate male pure per chi era diretto verso la costa molisana oppure doveva imboccare il casello di Termoli per immettersi sulla A14. Alle 10 i primi disagi: il traffico è diventato gradualmente più sostenuto in direzione di Termoli. Fino a quando le auto si sono incolonnate nel punto più critico della statale 647, ossia in prossimità dei tre semafori posti sui viadotti sulla diga del Liscione, interessati da qualche settimana da lavori di consolidamento e messa in sicurezza che non si concluderanno prima di alcuni mesi.
Sotto un sole cocente le vetture hanno dovuto attendere un bel po’ prima che scattasse il verde e potessero proseguire verso la destinazione. Un’odissea insomma. Ovviamente il viaggio si è trasformato in un inferno per coloro che erano a bordo di una vettura priva di aria condizionata. La temperatura è diventata insopportabile e qualcuno è pure sceso dalla macchina in cerca di un rinfrescante refolo di vento.
L’impressionante coda di auto che si è formata ai semafori è stata fotografata con uno smartphone da un lettore che ci ha raccontato il suo viaggio da incubo: “Oggi una fila chilometrica: per passare al semaforo bisogna aspettare minimo due volte il verde. Il tempo di percorrenza per un semaforo va dagli 8 ai 22 minuti”, il suo racconto. “Considerando che ci sono tre semafori di fila in 10 chilometri è un calvario di mezz’ora”.
L’attesa ha allungato pure i tempi di percorrenza: per raggiungere Termoli sono state impiegate anche un paio di ore.
Probabilmente nell’ingorgo siano incappati pure dei turisti, scoraggiati dal tornare in una regione in cui le carenze infrastrutturali sono notevoli. Forse perderebbe la pazienza pure un santo, come recita un noto motto popolare.
E’ la seconda pagina nera che viene scritta sul fronte dei trasporti: ieri, ad esempio, è rimasta paralizzata per quasi un’ora la vecchia statale 87 a causa del ritardo del treno Campobasso-Termoli. Né è la prima volta che la Bifernina si trasforma in un girone dantesco, soprattutto la domenica, quando ci si sposta per raggiungere il mare. E per ridurre i disagi degli automobilisti le autorità preposte hanno preso provvedimenti: ad esempio, la deviazione al bivio di Casacalenda per chi dalle 18 proviene da Campobasso ed è diretto sulla costa. Un modo per lasciare la corsia libera a chi proviene dalla costa.
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