“Mi sento come un telefonino impallato, l’acqua del mare è l’unico posto in cui il mio cervello si riconnette” scherza un bagnante del nord Italia in vacanza a Termoli. Fa caldo, anzi di più: le temperature sfiorano i 35 gradi al sole, e secondo gli esperti sarà così ancora per giorni. “Speriamo” sorride uno dei balneatori della spiaggia nord, quella di Sant’Antonio, che in questa estate 2020 sta mettendo a segno una bella sfilza di gol sul fronte del turismo balneare.
“E pensare che alcuni di noi erano indecisi perfino se aprire o no” dice Nico Venditti, gestore della Lampara, dove lavorano 20 dipendenti a ritmi più che intensi per i tre mesi estivi. Un numero che, moltiplicato per i 30 lidi balneari di Termoli, rende l’idea di quale importanza per l’economia locale rivesta il turismo del mare che ha rischiato di fermarsi causa pandemia ma che, dopo un inizio tardivo e lento, pare stia riprendendosi alla grande.
“Sta andando bene – chiarisce Venditti, che è presidente del Molise per il Sindacato Italiano Balneatori che su 30 operatori termolesi ne rappresenta 22 – e il mese di luglio ha rovesciato i pronostici dello scorso maggio, quando avremmo tutti scommesso su una stagione in netta perdita ma abbiamo deciso ugualmente di aprire sia per offrire un servizio che per garantire un minimo i nostri dipendenti, che sono padri e madri di famiglia”.
Quello che è accaduto poi è sotto gli occhi di chiunque metta naso in spiaggia, un fenomeno evidentissimo. Il mare “tira”, e diventa la meta prediletta di famiglie, coppie, comitive, anziani. Percepito come spazio di libertà e luogo “sicuro”, dove bastano 4 passi a riva per sfuggire ad assembramenti e confusione eccessiva, è la vera tendenza dell’estate 2020. I lunghi mesi di lockdown chiusi in casa e le vacanze lontano saltate cause pandemia hanno certamente giocato un ruolo importante nel rilancio della spiaggia termolese.
“Giugno è stato un mese negativo, ma ne eravamo consapevoli. Abbiamo rilevato perdite del 50%. Ma devo ammettere che luglio, rispetto allo stesso mese 2019, si è ripreso. Complessivamente il calo si è assestato sul 30-40%, ma rispetto ai pronostici è andata bene, nonostante i primi due fine settimana siano stati segnati da maltempo”.
E’ soprattutto nel week-end che si concentrano i bagnanti, che arrivano anche dalle regioni limitrofe per uno o due giorni di mare e relax. “Sabato e domenica siamo più pieni dell’anno scorso – continua Nico Venditti – ed è una situazione comune a tutti i balneatori. Il resto della settimana la flessione è evidente, ma sono in crescita le prenotazioni per agosto”.
I pacchetti stagionali sono stati tutti riconfermati, e per agosto sono in forte crescita le prenotazioni di ombrellone e lettini per una settimana o dieci giorni nei periodi di San Basso e Ferragosto.
Infine i prezzi. Quelli finiti sotto accusa sui social nell’ultimo periodo perché sarebbero eccessivi. “Ho letto che qualcuno si lamenta di come Termoli sia più cara del Salento – precisa Venditti – ma non è così, dati alla mano. La maggior parte dei nostri associati ha tenuto i prezzi invariati rispetto allo scorso anno. La media per un giornaliero comprensivo di ombrellone e 2 lettini è compresa tra 18 e 24 euro, a seconda della fila e della tipologia di ombrellone”. Una media in linea con quella nazionale. Magari c’è qualche lido che arriva a chiedere 50 euro per la stessa offerta, ma si tratta di eccezioni. La spiaggia di Termoli è, listino prezzi alla mano, una spiaggia accessibile.