Meravigliosa creatura

Avvistata una poiana bianca, è rarissima. “Non è albina, è una mutazione genetica”. E’ lo stesso esemplare di 7 anni fa?

Scoperta sensazionale questa mattina in territorio di Termoli. L’ornitologo Nicola Norante e l’appassionato e fotografo Gianluca Barbuto hanno documentato la presenza di una meravigliosa poiana leucistica (non albina), frutto di una mutazione genetica e presente in natura con un esemplare su centinaia di migliaia. Potrebbe trattarsi dello stesso uccello avvistato e fotografato già 7 anni fa poco distante. Una ipotesi ritenuta fondata.

 

Una poiana bianca, una meravigliosa creatura. Rarissima. L’avvistamento è stato fatto questa mattina dall’ornitologo Nicola Norante e dal fotografo Gianluca Barbuto. L’uccello era appollaiato su un ramo in territorio di Termoli, anche se gli esperti preferiscono non rivelare il punto preciso per non innescare un turismo di appassionati e curiosi che potrebbero spingere l’animale ad andare via.

Poiana bianca avvistamento raro

Alla straordinarietà dell’avvistamento, documentato dalla prova inoppugnabile di queste fotografie, si aggiunge un’altra particolarità. Ben sette anni fa infatti un uccello apparentemente identico è stato avvistato e fotografato poco lontano, in territorio di Palata. Una segnalazione che Primonumero aveva raccontato anche all’epoca, firmata anche in quel caso da Nicola Norante, presidente del Gruppo Molisano Studi Ornitologici.

Non solo non si può escludere che possa essere lo stesso esemplare, ma l’ipotesi al contrario appare molto probabile vista la rarità della poiana leucistica obuteo buteo”, per la quale si registra un caso su centinaia di migliaia di esemplari.

Poiana bianca avvistamento raro

I due esemplari a confronti a sette anni di distanza

“Dall’accoppiamento di un soggetto “mutato geneticamente” in maniera spontanea con un soggetto normale, dal punto di vista della pigmentazione, nascono soggetti normali portatori del fattore di mutazione” spiega Norante, che prosegue: “Il fattore della mutazione è recessivo ed è legato al sesso, per cui la prole risulta perfettamente priva di aberrazioni, del tutto normale. Perché il fattore si fissi geneticamente e quindi ricompaia è necessario che l’esemplare in questione si accoppi di nuovo con uno dei figli”.

Le cause di questo fenomeno, che per gli ornitologi passa sotto il nome di aberrazione cromatica, sono tutte di origine casuale, non seguono uno schema al naturale o prefissato, per cui l’effetto è imprevedibile. In ogni caso gli esemplari che presentano questo piumaggio candido, immacolato e così inconsueto sono talmente rari da essere considerati veri e propri mutanti o aberranti.

Poiana bianca avvistamento raro

E oggi, come in una magia della natura, la poiana leucistica è stata avvistata e fotografata. Nicola Norante e Gianluca Barbuto di Anpana, autore delle splendide foto qui pubblicate, sono rimasti letteralmente incantati. “L’assenza di colore delle piume – chiarisce ancora l’esperto – è dovuta alla mancanza di un enzima particolare indispensabile alla sintesi delle melanine, per cui non è possibile stabilirne la replicabilità”.

Ma non chiamatela poiana albina, perché “non si deve confondere il leucismo con l’albinismo, che è un’anomalia congenita e che consiste nella totale o parziale mancanza di pigmentazione melaminica e si differenzia dal leucismo in quanto i soggetti albini hanno le iridi rosse”.

Non è il caso di questa straordinaria Poiana, interamente bianca ma con gli occhi scuri e tipici del rapace. “Il difetto genetico blocca la polimerizzazione delle melanine nere e brune rendendole bianche e non va a mutare le melanine dell’occhio, a differenza invece dell’albinismo che agisce anche sulle iridi rendendo visibili i capillari e rendendoli di colore rosso”.

Dunque una scoperta straordinaria, ancora più eccezionale perché l’uccello potrebbe essere sopravvissuto in natura e aver nidificato ammesso che – come sembra probabile – sia lo stesso esemplare già avvistato 7 anni fa durante una delle tante escursioni e di ricerca sul campo per documentare le specie che popolano il Molise.

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