La firma tanto attesa

Ricostruzione post sisma, dopo 2 anni il Governo sceglie l’uomo indicato dalla Regione: Toma commissario

Ufficiale il decreto di nomina del premier Conte. A disposizione 39 milioni per avviare i cantieri in 17 paesi colpiti dai terremoti del 14 e 16 agosto 2018

Ci sono voluti quasi due anni, litigi nella maggioranza di Governo e ripetute preghiere di fare presto, inoltrate da sindaci, parlamentari e persino rappresentanti del clero. Ora finalmente il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha firmato il decreto di nomina del Commissario per la ricostruzione per il sisma in basso Molise. La scelta è ricaduta su Donato Toma, presidente della Giunta regionale. In sostanza dopo due anni di impasse, dovuto principalmente a beghe politiche incomprensibili, il Governo sceglie l’uomo che il Molise aveva indicato da subito.

Terremoto 2 anni dopo: i soldi ci sono ma non si possono spendere. Sindaci allo stremo pensano a ricorso e marcia su Roma

Resta da capire perché si siano persi due anni di tempo inutilmente. Intanto la buona notizia è che la nomina dovrebbe finalmente sbloccare i cantieri che non sono mai stati aperti, come quello del ponte dello Sceriffo sulla Bifernina, per il quale proprio pochi giorni fa il sindaco di Larino aveva messo pressione alla Regione e a sua volta l’assessore Niro aveva reclamato l’assenza del commissario straordinario.

Ponte dello sceriffo vietato agli autobus, il sindaco sbotta: “La Regione che fa?” Niro: “Lavori impossibili senza commissario post-sisma”

Ma lo stesso dicasi delle numerose famiglie di Montecilfone rimaste senza casa e per le quali il sindaco aveva le mani legate dalla mancata nomina del commissario. O per i tanti edifici di culto che avevano spinto la Diocesi di Termoli-Larino a farsi sentire in più di un’occasione.

Chiese, ricostruzione post-sisma ferma. Sos Diocesi e Comuni

Di recente la maggioranza M5S-Pd aveva bocciato in Parlamento un emendamento al Decreto Rilancio dell’onorevole Occhionero di Italia Viva, che avrebbe permesso di impiegare da subito parte dei fondi già stanziati per la ricostruzione, dando a Toma il ruolo di vice commissario.

rudere pericolante transenne strada chiusa terremoto portocannone

Ma il governatore ha sempre puntato ad avere il vertice della ‘squadra’ che dovrà far avviare e lavorare spediti i cantieri. Proprio poche ore fa, annunciando l’ulteriore stanziamento di 1 milione e 633mila euro per la ricostruzione, il deputato grillino Antonio Federico aveva aperto, forse per la prima volta, a Toma come commissario, negando che dal M5S fossero arrivati veti.

“Ora, quindi, per la ricostruzione ci sono sia le risorse economiche, 39 milioni di euro, sia la figura tecnica che deve utilizzarli – scrive su Facebook Federico -. Le prossime settimane saranno determinanti per una reale e veloce ripartenza nell’area del cratere, quindi auspico la piena collaborazione del Commissario con tutti gli amministratori locali.

Ovviamente vigileremo ad ogni livello istituzionale sull’utilizzo dei soldi a disposizione, strettamente vincolati alla ricostruzione, affinché siano utilizzati nell’interesse esclusivo dei cittadini colpiti dal sisma”.

antonio federico

La ricostruzione interesserà 17 paesi del Basso Molise colpiti dai terremoti del 14 e 16 agosto 2018: Acquaviva Collecroce, Bonefro, Castelmauro, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Lupara, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Montorio nei Frentani, Palata, Portocannone, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, Santa Croce di Magliano, Tavenna.

commenta