Il nuovo pos

Reparti senza medici, San Timoteo sempre in affanno: “Il Covid ha cambiato le priorità, un delitto non usare il Mes”

Il comitato San Timoteo torna a battersi per l’ospedale termolese e per la sanità molisana: “Momento cruciale per riprogrammarla. La delegazione parlamentare deve farsi sentire”

Passata la bufera Covid, che comunque resta un pericolo reale, il comitato San Timoteo torna a battersi per l’ospedale di Termoli e in generale la sanità molisana. Partendo da dati allarmanti: “Pediatria ha solo due medici, Ortopedia uno soltanto che fa da primario, interventi, ambulatorio, consulenze. Praticamente tutto”. In difficoltà ci sarebbero anche Otorino, Urologia, Laboratorio Analisi, Pronto soccorso e Rianimazione. “E la direzione sanitaria – annuncia il presidente Nicola Felice in un incontro con la stampa lunedì mattina 27 luglio – è passata ad interim al dottor Serafini”.

Insomma nonostante le assunzioni in emergenza e gli annunciati interventi per aumentare i posti letto in Terapia Intensiva con la rimodulazione della rete ospedaliera, l’ospedale del territorio bassomolisano resta in gravissima carenza d’organico.

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Non c’è solo la cancellazione del servizio 118 in spiaggia a preoccupare i cittadini e i turisti della costa e dintorni. I medici continuano a mancare, così come il personale non medico. E con l’aumento dell’affluenza, si stanno ripresentando i cronici problemi.

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Speravamo che a Larino venisse realizzato il Centro per le Malattie infettive, ma non è stato fatto, così come speravamo di avere più posti in Terapia intensiva” esordisce Felice, attorniato dai fedelissimi nella sala riunioni della parrocchia di San Timoteo a Termoli.

Tuttavia un lato positivo della vicenda coronavirus, per il presidente del comitato, esiste. “L’attenzione del Governo sulla sanità è cambiata totalmente. Ci sono le condizioni per una nuova programmazione sanitaria, possiamo giocarci bene il ritardo accumulato per il nuovo Pos”.

Secondo Felice “sarebbe un peccato, anzi un delitto non prendere i fondi del Mes che si possono usare per la sanità. Secondo alcuni calcoli al Molise spetterebbero 200 milioni di euro”. Per questo chiede a gran voce il sostegno della delegazione parlamentare. “I nostri parlamentari devono farsi sentire e al momento non li sentiamo. Non serve fare un comunicato stampa o un’intervista sui social. Devono sposare questa causa e sostenere l’idea del commissario Giustini di azzerare il debito sanitario”.

Comitato san Timoteo e Nicola Felice

Felice e i suoi annunciano battaglia. “Da sette anni lottiamo per la sanità, non è una questione di campanile. Adesso siamo pronti a rivolgerci anche ad altre istituzioni, compresa la magistratura”. Presto il comitato chiederà un incontro ai commissari alla Sanità, nonché al Direttore generale dell’Asrem e al presidente Toma. “Questo momento è cruciale, si può derogare al famoso decreto Balduzzi. Non sprechiamo questa occasione”.

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