Possibile visita degli ispettori ministeriali

Gemellini nati morti per una infezione della mamma, Asrem: “Procedure seguite correttamente”

Secondo gli accertamenti della fase iniziale il decesso dei nascituri causato da una sepsi da batterio contratta dalla madre, una 34enne della provincia di Campobasso. Le autorità sanitarie chiariscono: “Nessun sequestro finora della cartella clinica, le procedure a nostro avviso sono state rispettate”. L’autopsia non si svolgerà. Il Ministero della salute è stato informato tramite task force istituita appositamente e potrebbe decidere di inviare gli ispettori ministeriali.

CAMPOBASSO – Lei, la giovane mamma, sta meglio e presto dovrebbe tornare in reparto. I medici della Rianimazione le hanno salvato la vita con le cure di terapia intensiva dopo il parto gemellare che ha avuto un epilogo drammatico: i piccoli che portava in grembo sono morti a causa di una infezione fulminante, una sepsi causata, sembra, da batterio di escherichia coli, contratta e trasmessa loro attraverso l’utero.

E’ quanto hanno rivelato gli accertamenti interni svolti dall’Azienda sanitaria regionale nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, dove la tragedia si è consumata lo scorso 7 luglio.

L‘autorità sanitaria ha concluso l’audit, ossia l’audizione del personale sanitario presente al momento del parto gemellare, come il primario di Ostetricia, il dottor Franco Doganiero, che ha relazionato sull’accaduto. Sono stati ascoltati tutti medici, le ostetriche, le ferriste e i rianimatori che hanno avuto un ruolo nella vicenda.

Non si esclude l’arrivo degli ispettori del Ministero della Salute, che ha ricevuto un esposto da parte della famiglia sull’accaduto e tramite l’apposita task force istituita anni fa dovrà ricostruire quanto successo il pomeriggio del 7 luglio, fare chiarezza, fugare i dubbi sull’ipotesi che si sia trattato di un caso di malasanità.

Parallelamente va avanti l’indagine interna. Per ora la cartelle cliniche non sono state sequestrate nè, sembra, sarà disposta l’autopsia sui corpicini dei due gemellini. 

In base agli elementi raccolti la ragazza, che ha 34 anni e vive nella provincia di Campobasso, era arrivata in ospedale già con la febbre. “La signora è giunta in ospedale con un’infezione e i bambini avevano purtroppo sviluppato una sepsi”, spiega a Primonumero il direttore sanitario dell’Asrem Virginia Scafarto, delegata dal direttore generale Oreste Florenzano ad occuparsi in prima persona dell’accaduto. “Il percorso clinico è stato seguito secondo le linee guida, non abbiamo riscontrato problematiche dal punto di vista assistenziale”.

Dopo l’arrivo e il ricovero in ospedale, la febbre è iniziata a salire. Sembra che la temperatura fosse arrivata intorno ai 38 gradi. Nel giro di poche ore, la giovane mamma è stata portata in sala operatoria per il parto cesareo. E qui si è consumato lo sconvolgente epilogo di quello che comunemente viene definito ‘lieto evento’, ma che in questo caso si è trasformato in una tragedia che ha provocato dolore nella famiglia e in particolare per i neo genitori. La mamma riceverà il supporto di psicologi ed esperti per provare a superare il dramma.

“Le procedure sono state rispettate, abbiamo svolto il nostro audit che si è concluso in maniera positiva”, ha rimarcato il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano. “Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia: sono fatti che nessuno vorrebbe vivere”.

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