Campobasso - parlano gli ambulanti

Corso Bucci torna a vivere grazie al mercato. “La merce si può toccare soltanto con i guanti”

Da questa mattina, 1 giugno, è stato dato il via libera alla riapertura sperimentale dello storico mercato del centro cittadino. Gli spazi vengono tratteggiati e delimitati dalla Polizia locale. La gente è ancora ‘timida’ ma finalmente si respira un’aria diversa: “E’ andata discretamente, tutti devono utilizzare i dispositivi di sicurezza” spiega Peppino, uno dei venditori della zona”. “I veri assembramenti non sono qui ma li creano i gilet arancioni o qualche giovane irresponsabile della movida” aggiunge un’altra commerciante.

Da anni eravamo abituati a vederlo pullulare di gente, di voci, di facce. E di colpo, ritrovarsi a passeggiare nel silenzio interrotto solo dai motori delle auto ha fatto un certo effetto. Da questa mattina, 1 giugno, Corso Bucci è tornato a vivere. Infatti, il Comune ha deciso di riaprire il mercato in via sperimentale, destinando spazi precisi e abbastanza ampi a ciascuna bancarella. Il tutto, nel rispetto delle distanze e dei dispositivi di sicurezza.

Finalmente siamo ripartiti – confessa soddisfatto Giuseppe, per tutti Peppino, venditore di abbigliamento e intimo –. È andata discretamente bene come primo giorno, c’è ancora poca gente ma quasi tutti si comportano bene. C’è il distanziatore, il disinfettante, i guanti per chi vuole toccare la merce. Non si può provare nulla chiaramente”.

Una mattinata intensa anche per la Polizia locale che ha tratteggiato fisicamente gli spazi per ogni venditore ambulante, organizzando il mercato anche con dei divisori fisici. Non tutto è tornato alla normalità, chiaramente. Ci sono cartelli che invitano a “non toccare”, gli ormai classici igienizzanti, i guanti. Insomma, gli accorgimenti da prendere nella vita di tutti i giorni.

 

“Come prima mattina di mercato a distanza di quasi tre mesi è andata abbastanza bene – ci dice Paola, un’altra commerciante che vende oggetti di pregio, quasi tutti artigianali –. La gente ha voglia di tornare a vivere, siamo fiduciosi perché se ci mettiamo in testa che le abitudini devono cambiare si può andare avanti tranquillamente, mascherina e distanziamento fondamentali. Devo dire che il comportamento delle persone è stato per ora molto corretto, solo in qualche caso ho dovuto richiamare l’attenzione di qualcuno che toccava gli oggetti in esposizione”.

E poi tiene ad aggiungere in modo particolare: “Gli assembramenti non sono questi, ma quelli che purtroppo vediamo la sera nei pressi dei locali o quelli dei gilet arancioni…”.

I vigili urbani intanto risalgono lungo corso Bucci per proseguire nel lavoro di messa in sicurezza. Vale per tutti: i tavolini esterni del bar, le bancarelle di oggettistica, quelle di artigianato, banchi della frutta. Ed è bello tornare ad ascoltare dialoghi come: “Quanto costano questi piatti decorati? Non mi fa un po’ di sconto…?”.

È un timido ritorno al pre-covid, insomma. Il mercato di Corso Bucci ne è uno dei testimoni più importanti: si torna a fare spese sulle bancarelle all’aperto, un segnale molto incoraggiante per l’intero settore del commercio che sta vivendo mesi da incubo.     FdS