Lo sciopero

La scuola dopo il covid, sindacati in piazza: “Serve piano straordinario di investimenti”

Mentre il Governo è al lavoro per programmare le modalità in cui si svolgerà il prossimo anno scolastico, il primo dopo l’emergenza covid, i sindacati scendono in piazza per rilanciare la necessità di un “un piano straordinario di investimenti per rendere possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza”.

Lo sciopero si svolgerà domani mattina, 8 giugno, a Campobasso. Alle 10 ci sarà il presidio in piazza Prefettura (“con il rispetto di tutte le garanzie di sicurezza (distanziamento, uso di dispositivi individuali di protezione”) alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni che hanno aderito: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams.

“Occorrono adeguate risorse economiche – la posizione dei sindacati – per consentire un necessario potenziamento degli organici, per personale docente e Ata, condizione indispensabile per ridurre il numero di alunni per classe, rispettare rigorosamente il tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità, assicurare la piena funzionalità alle segreterie scolastiche, garantendo sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anti-contagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici”.

Inoltre per i sindacati occorre “assumere a tempo indeterminato dal 1 settembre 2020 attingendo da graduatoria per soli titoli del personale con almeno tre anni di servizio e rinnovare le graduatorie provinciali con procedura on line entro agosto 2020″.

Saranno in piazza dunque perchè “è forte il timore per la riapertura delle scuole in Molise: senza adeguati interventi l’anno scolastico ripartirà con una scuola più precaria (oltre 700 tra docenti ed ATA) ed insicura.

Il personale della scuola ha dato in questi mesi una grande prova di responsabilità, senso civico, passione per il proprio lavoro: non possono essere queste le uniche risorse su cui far conto, è il momento che faccia fino in fondo la sua parte chi ha la responsabilità di governare il Paese”.

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