21 milioni di euro per le pmi

Aiuti a fondo perduto, oltre 5mila domande in Regione. Troppe imprese rischiano l’esclusione per errori del bando, Fanelli diffida Toma

Domani, venerdì 12 maggio, scatta il click day, il giorno in cui le imprese possono “gareggiare” in velocità per usufruire degli aiuti pubblici per compensare il calo del fatturato dovuto al Covid. Ma troppi rischiano di restare fuori dalle agevolazioni perché la Regione ha cambiato le regole del gioco a corsa già iniziata: Micaela Fanelli (Pd) diffida Toma, che finora non ha inteso correggere l’avviso e concedere una proroga

Il click day è domani, 12 giugno. Non c’è stata la proroga sperata da centinaia di imprese, sollecitata da più parti. I tempi non stati protratti: domani corsa col ditino più veloce dai computer aziendali per arrivare primi e accedere ai contributi a fondo perduto (in tutto 21 milioni di euro) a compensazione dei mancati fatturati dovuti al Covid 19. Donato Toma ha spiegato che allungare ulteriormente i tempi non sarebbe corretto nei confronti di quelle imprese che hanno caricato i moduli e compilato la richiesta accedendo al sistema Mosem, la piattaforma digitale della Regione “che, lo riconosco, è un sistema lento e complesso. Ma non avevamo altra scelta”.

Ma non è solo questione di dubbia procedura, quella efficamente ribattezzata del “chi prima arriva meglio alloggia”, che premia i più rapidi nell’invio della domanda e penalizza chi non dispone di una buona connessione web, oltre a configurare dubbi di legittimità sostanziali. Su questo il Governatore ha detto la sua oggi, precisando che le domande arrivate dalle piccole e medie imprese superano le 5mila e questo significa “che oltre 5mila aziende hanno avuto accesso in precaricamento sul Mosem, e certo questa del click day è una brutta modalità ma se hai poche risorse e poche risorse come fai? Non ci sono alternative”.

ASCOLTA L’AUDIO IN CUI DONATO TOMA CHIARISCE LA SUA POSIZIONE

Oltre al click day e tutto quello che comporta, però, ci sono altri problemi. Uno – non trascurabile – riguarda il fatto che le domande fra cui scegliere la risposta relativamente al settore di altri finanziamenti  sono state modificate “in corso d’opera”, come si dice.

“Le regole sono cambiate a gioco già iniziato” è la sintesi della diffida che il consigliere regionale del Pd Micaela Fanelli (una esperta della materia in questione) ha inoltrato oggi al presidente della Giunta regionale.

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Aiuti fondo perduto Fanelli diffida Toma

“I problemi del Mosem ci avevano spinto a sollecitare il Presidente Toma per permettere a tutti gli interessati di poter accedere senza problemi al sistema. Ci vediamo, però, costretti a tornare sul “bando click day”, perché altri macroscopici errori ci sono stati evidenziati da tante persone che, non riuscendo a farsi ascoltare dal nostro Governatore sempre più solo e sordo, ci hanno chiesto di intervenire con urgenza”.

Di cosa si tratta? Del rischio di essere escluse dai contributi e dagli aiuti a fondo perduto – spiega Micaela Fanelli – che corrono moltissime aziende, perché è intervenuta una “errata corrige” che, ampliando le possibili risposte alla domanda 52 del bando (dalle originarie opzioni “SI” – “NO” a “SI” – “NO” – “NON RILEVA”) e in combinato disposto con quanto riportato alla risposta 7 delle FAQ relative allo stesso bando, fa sì che chi ha selezionato la risposta “NO”, sulla base dell’originario allegato 5, venga escluso automaticamente dalla graduatoria, con conseguente e grave danno per l’impresa”.

E ora sono troppe le imprese che inizialmente hanno risposto No perché l’opzione “NON RILEVA” è stata inserita solo successivamente e le stesse imprese non sono state messe a conoscenza della modifica.

“Chi non se ne è accorto – ci dicono, in tantissimi – e non ha provveduto a rettificare la domanda, sarà, in perfetta buona fede, escluso dalla valutazione e dall’erogazione del contributo” conclude la consigliera regionale, pregando Toma di fermarsi e correggere il bando.

Questo anche perché, nel caso la Regione non sospenda i termini, chiarisca e dia modo di inoltrare le domande modificate, “già si annunciano decine di ricorsi. Con buona pace del sostegno alle imprese in difficoltà”.

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