Termoli

Assalto alla ‘diligenza’ per il 3 giugno? Macchè, treni e bus non ci sono. Niente controlli e zero calca

Tutto come ieri, malgrado il "liberi tutti" scattato oggi 3 giugno. Sul fronte trasporti nessuna ressa, gran parte delle corse a lunga percorrenza non sono state nemmeno ripristinate. Siamo andati a vedere cosa succede al Terminal in stazione, in autostrada e all'imbarco per le Isole Tremiti. Semmai quella di oggi è una data particolare per rivedere i ‘congiunti’ fuori regione. Fidanzati, ma anche fratelli o sorelle, genitori e figli che sono stati distanti per tutto questo tempo e finalmente possono tornare ad abbracciarsi. Distanze permettendo.

Alla stazione di piazza Garibaldi di Termoli sembra una giornata di ‘fase 2’. Pochi treni, pochissimi viaggiatori. Lo scalo è quasi deserto a metà mattina, in un 3 giugno che da queste parti sembra un giorno qualsiasi.

Dallo scorso 1 giugno sono stati reintrodotti alcuni dei treni a lunga percorrenza che attraversano la Dorsale Adriatica, ma siamo ben lontani dal numero dei normali convogli precedenti all’epidemia.

Non essendoci regole per chi arriva in Molise, non ci sono forze dell’ordine o Protezione civile a registrare le persone che scendono alla stazione termolese, né tantomeno misurazione della temperatura come avviene altrove.

Permangono sui treni le classiche regole dell’uso della mascherina e il mantenimento del distanziamento fisico, favorito dal fatto che circa la metà dei posti a sedere è inutilizzabile con apposita segnaletica.

Nessuna corsa al biglietto all’imbarco dei traghetti per le isole Tremiti, arcipelago che, pur essendo a poche miglia marine dalla costa di Termoli, si trova in provincia di Foggia e quindi fuori regione.

Ma vuoi per il ponte del 2 giugno appena trascorso, vuoi perché il settore turistico si sta ancora riorganizzando, non c’è stato alcun aumento delle richieste alla biglietteria del porto per raggiungere le Tremiti, se si eccettua chi abitualmente vive o lavora sull’arcipelago.

Al momento non ci sono stati aumenti nel costo del viaggio, ma l’impossibilità di riempire i posti a sedere, anche qui contingentati, potrebbe spingere le compagnie di trasporto a proporre dei rincari nelle prossime settimane.

Poi il capitolo strade: né le Statali né l’autostrada A14 fanno registrare un aumento di traffico per il Molise, ma c’era da aspettarselo. Chi ha avuto serie ragioni di uscire o rientrare nella nostra regione (per motivi di salute, lavoro o necessità) l’ha già fatto durante le fasi precedenti alla 3.

Infine gli autobus: basta affacciarsi al terminal bus per capire come il via libera agli spostamenti tra regioni non abbia comportato questo massiccio flusso di viaggiatori: almeno qui in Molise. Ed era tecnicamente impossibile, visto che l’ordinanza regionale che ha ridotto le corse è rimasta tale e quale, dunque tuttora in vigore. Dagli uffici fanno sapere che le corse extraregionali non sono state ripristinate, fatta eccezione per il bus dell’Atm (azienda di trasporto molisano) che parte alle 8.30 per Roma. Tutte le altre? “Man mano verranno ripristinate, ma per ora non abbiamo notizie certe. La stessa corsa per Vasto stamattina non c’è stata”.

Ciò per quanto riguarda i ‘concessionari’ della Regione Molise; quanto agli altri movimento non se ne vede. “Sto aspettando che rimettano la corsa Flixbus da Siena a Termoli per tornare – ci racconta dalla Toscana una molisana che da febbraio non torna a casa – ma fino al 15 luglio non ci sarà quindi dovrò trovare un mezzo alternativo”. Idem per le corse per la Sicilia o la Puglia, tanto per fare due esempi: “Non sono ancora ripartiti”. L’unica cosa che oggi è ripartita con regolarità a Termoli sono le corse urbane, prima ridotte ora invece rientrate a piano regime.

L’impressione è che oggi – vuoi anche perché è solo mercoledì – ma anche per qualche giorno ancora i passeggeri di ritorno in Molise saranno ben pochi, semplicemente perché non ci sono i mezzi per tornare. E i controlli? Un paio d’autisti, in un terminal mesto e deserto, ci dicono che non ve ne sono. Le misure di sicurezza sono le solite: posti distanziati e vietato fare biglietto a bordo. Ma gli assembramenti sono di fatto inesistenti: “I passeggeri sono pochi, problemi da questo punto di vista non ce ne sono”. Termoscanner per la misurazione della temperatura corporea? I due autisti se la ridono: “Qui è fantascienza”.

Quella di oggi è forse una data particolare soprattutto per rivedere i ‘congiunti’ fuori regione. Fidanzati, ma anche fratelli o sorelle, genitori e figli che sono stati distanti per tutto questo tempo e finalmente possono tornare ad abbracciarsi. Distanze permettendo.

La data X insomma lo è solo sulla carta. Molti proveranno a tornare nel weekend ma tanti altri non lo faranno comunque. “Io tornerò ad agosto – ci dice Norella da Milano -. “Non torno a casa (Termoli, ndr) da Natale ma preferisco aspettare ancora un po’. Essendo nella regione più colpita non voglio correre nessun rischio, non tanto per me quanto per la mia famiglia. E poi il viaggio in treno mi preoccupa un po’”.

Per tornare c’è ancora tempo.