La sentenza

Impianto di telefonia sul tratturo di Oratino, per il Tar si può fare. Insorge la minoranza

L’ordinanza del Tar n.81 del 30 aprile scorso respinge la richiesta di sospensione del provvedimento autorizzativo all’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile, rilasciato dal Comune di Oratino. Decisione che ha suscitato amarezza e inquietudine in molti cittadini.

Al riguardo, prende posizione il gruppo consiliare “Obiettivo comune” secondo il quale questa decisione conferma “il giudizio negativo sulla gestione politica della vicenda”.

“Come gruppo consiliare di minoranza, lo scorso ottobre, sollevammo la problematica, ponendola all’attenzione della cittadinanza. Alcune voci di piazza, circolanti in quei giorni, parlavano dell’istanza di una compagnia telefonica per impiantare un ripetitore sul Tratturello – spiega il gruppo in una nota – Il 4 ottobre, chiedemmo la convocazione di un Consiglio Comunale, urgente e in forma di adunanza aperta, ma – nonostante la preoccupazione e l’insistenza degli oratinesi, che cominciavano a muovere i primi passi per costituirsi in comitato civico – l’Assise fu convocata solo per il giorno 18 ottobre, a distanza dunque di due settimane. Periodo durante il quale il sindaco ha solo dichiarato di essere all’oscuro dell’intera vicenda”.

“Obiettivo comune” ritiene però che è impossibile che il primo cittadino fosse all’oscuro. Perché la richiesta” della compagnia telefonica di individuazione di un terreno pubblico su cui realizzare l’impianto, è pervenuta al Comune a mezzo pec nel novembre 2018. A febbraio 2019 l’azienda chiedeva di essere autorizzata all’installazione dell’impianto su un terreno privato. Il Comune ha trasmesso alla Soprintendenza atti e conosce ilo conseguente parere positivo sopraggiunto dopo qualche settimana. Impossibile fosse ignaro del parere positivo dell’Arpa e della Commissione Paesaggistica Comunale, perché sono tutti pervenuti al Comune nell’estate 2019”.

“Da parte nostra – conclude la nota – ribadendo il giudizio negativo sull’operato di questa compagine governativa, aggravato dalla notizia del respingimento, da parte del Tar Molise, della richiesta di sospensione dell’autorizzazione, proposta dal Comitato Civico Tutela, Ambiente e Salute (che, vale la pena ricordarlo, aveva come controparte il Comune di Oratino), anche se la battaglia non è ancora finita, confermiamo la nostra richiesta di dimissioni”.

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