“Ho fatto il test sierologico martedì mattina, appena ho avuto i risultati ho dato comunicazione all’azienda”. Il dipendente Fiat spiega come sono andate le cose, anche per fermare la piena di sospetti e offese che immediatamente si è scatenata sui social.
L’uomo, residente a Termoli, era rientrato al lavoro lunedì, come gran parte dei colleghi, dopo la lunga pausa della produzione dovuta al lockdown e alla esigenza di riorganizzare il protocollo di sicurezza. Ha svolto la sua mansione in una delle Ute del 16 valvole insieme con altri 16 operai, colleghi di lavoro.
Non ci sono stati contatti ravvicinati e le misure di sicurezza sono state rispettate come previsto dal dispositivo aziendale. Ma quando il giorno successivo, ieri – martedì – l’uomo si è rivolto a una struttura che effettua i test sierologici e ha visto che nel suo sangue ci sono le tracce del virus Covid, ha tempestivamente allertato la direzione e i responsabili che hanno deciso di sospendere dal lavoro la sua squadra, che difatti stanotte non si è recata in fabbrica.
“Ho fatto il test per per ragioni di sicurezza e perchè mia moglie doveva farlo. In casa non ci sono casi positivi e non sono un soggetto a rischio, ma abbiamo deciso di farlo tutta la famiglia e tutti e 4, compresi i nostri figli, siamo stati trovati positivi agli anticorpi del nuovo Coronavirus” aggiunge l’uomo, che oggi pomeriggio sarà sottoposto a tampone orofaringeo, unico affidabile per sapere se si è positivi o meno al Coronavirus. I risultati si conosceranno domani.
commenta