La Fiat riparte con un nuovo protocollo di sicurezza tra termoscanner, operazioni di sanificazione, distanziamento sulla catena di montaggio. Riaperta dopo la lunga pausa dovuta al lockdown e alla esigenza di riorganizzare lavoro e ingressi la più grande fabbrica del Molise, dove lavorano oltre 2500 persone.

Il 7 maggio, con l’ultimo motore Fire “sfornato” dallo stabilimento metalmeccaico, si è formalmente concluso un ciclo produttivo durato quasi 26 anni. La produzione del Fire a Termoli è iniziata a cavallo tra il 1984 e 1985, come ricorda e racconta Riccardo Mascolo, segretario interregionale Fim Cisl di Abruzzo e Molise.

Si chiude un’epoca alla Fiat di Termoli, prodotto oggi l’ultimo modello di motore Fire

Il Fire ha dato “da mangiare” a tre generazioni, rappresentando l’ancora di salvezza per un territorio dove progressivamente fabbriche e capannoni industriali hanno chiuso. “Ora la speranza è che si creino le stesse condizioni per il futuro con i motori ibridi” spiega Mascolo, illustrando tempistiche e caratteristiche della produzione che sarà avviata il prossimo anni. In epoca – si spera – di post Covid.