Le regole al mare

10 mq per ombrellone, il compromesso soddisfa i balneatori: la strana estate è pronta a partire

Il Dpcm del Governo che ha recepito le Linee Guida delle Regioni e non quelle delle Inail viene ritenuto un buon compromesso dai titolari dei lidi nostrani. "Così possiamo riaprire"

Un metro di separazione tra i bagnanti, un metro e mezzo almeno fra i lettini, ombrelloni in un’area di 10 metri quadrati. Con queste norme, che poi sono quelle proposte dalle Regioni e non quelle dell’Inail che avevano spaventato tutti, il turismo balneare si prepara a ripartire anche a Termoli.

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L’accordo col Governo che ha portato al Dpcm delle scorse ore è stato accolto favorevolmente dalla maggior parte dei balneatori molisani, al lavoro da settimane per farsi trovare pronti in vista dell’inizio della stagione balneare. Si attende l’ordinanza che come ogni anno darà il via al periodo in cui è garantita la balneazione in sicurezza, ma i primi ombrelloni si vedono già.

Siamo soddisfatti che il Governo abbia fatto suoi i protocolli della Regione. Spetta adesso alle Regioni attuarli con un’ordinanza” commenta il responsabile del sindacato Sib Balenatori del Molise Domenico Venditti. “È sicuramente un buon provvedimento, con Linee Guida giuste che si potranno attuare un po’ in tutte le coste italiane. Con la nuova ordinanza siamo già autorizzati ad aprire. Entro lunedì prossimo verrà fatta l’ordinanza balneare e di sicurezza, in aggiornamento al covid-19”.

Le regole sono molto meno restrittive rispetto a quanto si ipotizzava all’inizio. Fra le novità dell’estate 2020 potrebbe esserci la presenza di personale addetto, i cosiddetti Steward di spiaggia o anche semplici spiaggisti che dovranno illustrare al cliente le misure da rispettare. È previsto inoltre che si possa prenotare l’accesso in spiaggia e i titolari dei lidi saranno tenuti a mantenere un elenco delle presenze di 14 giorni.

Il punto fondamentale è quello della riorganizzazione degli spazi: occorre evitare assembramenti di persone e assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i bagnanti e se possibile separare l’entrata e l’uscita in spiaggia.

Fondamentale che il distanziamento tra gli ombrelloni o tra gli altri sistemi di ombreggio garantisca una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone.

La distanza da mantenere per le attrezzature di spiaggia come lettini e sedie sdraio deve essere almeno di un metro e mezzo.

Nel Protocollo viene indicata la disinfezione di tutte le attrezzature a fine giornata o anche a per ogni cambio di famiglia o persona, a esclusione dello stesso nucleo familiare. Tuttavia sul punto non è detto che, nel caso di strutture affittate per tutta la stagione dalla stessa famiglia, resti valido l’obbligo della sanificazione quotidiana, che potrebbe avere poco senso secondo quella che è l’interpretazione di molti balneatori molisani.

È chiaro quindi che molti lidi saranno costretti a diminuire il numero di ombrelloni da affittare, ma quello sulle distanze appare un compromesso accettabile, ben più di quello che era emerso con le Linee guida dell’Inail che avrebbero messo a rischio numerosi stabilimenti.

Ben diversa è la questione delle spiagge libere dove occorrerà assicurare la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone.

I protocolli suggeriscono la presenza di un addetto alla sorveglianza anche per interventi di pulizia e disinfezione ma non è chiaro chi e come dovrebbe controllare. Il rispetto del posizionamento degli ombrelloni è lo stesso che è stato previsto per le spiagge attrezzate.

Al momento resta vietata invece qualsiasi pratica sportiva di gruppo che possa creare assembramento. Al contrario sono invece consentite le discipline individuali sia in spiaggia, come giocare a racchettoni, sia in acqua come nuoto, surf e simili che possono essere praticati nel rispetto del distanziamento interpersonale.

Per quanto riguarda sport di squadra come beach volley, beach tennis o beach soccer è necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti. Anche in questo caso, occorrerà attendere l’ordinanza della Regione Molise.

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