Politica

Toma azzera la Giunta regionale e blinda il voto sul Bilancio

La mossa a sorpresa del presidente della Regione Molise stasera, 16 aprile, durante il vertice con i suoi assessori convocati a palazzo Vitale per approvare la delibera che prevede un finanziamento da 40 milioni di euro per la fase 2. Una scelta presa a pochi giorni dal voto in Consiglio regionale che si riunirà per approvare il bilancio. I numeri risicati in Aula potrebbero rendere più difficile l'approvazione dei documenti contabili.

Nella tarda serata di oggi, 16 aprile, il colpo di scena. La Giunta regionale, in riunione nel pomeriggio per decidere le misure e i finanziamenti da mettere in campo per la fase 2 e per la ripartenza del Molise dopo l’emergenza legata alla diffusione del covid, non esiste più, di fatto azzerata per volontà del presidente della Regione Molise Donato Toma.

Un’ipotesi circolata diverse volte negli ultimi mesi: lo scorso gennaio si era parlato di un ingresso nell’esecutivo della leghista Aida Romagnuolo al posto di Luigi Mazzuto. Fino alla mossa strategica di oggi del capo di palazzo Vitale in vista del voto sul bilancio in Consiglio regionale. La sessione prenderà il via il 20 aprile. E in Aula i numeri su cui si basa la maggioranza sono risicatissimi a causa di tre dissidenti: oltre ad Aida Romagnuolo, critiche sono state espresse più volte dall’ex governatore Michele Iorio e dall’altra ex leghista Filomena Calenda, non sempre allineati alla coalizione di centrodestra.

Dunque, forse per tenere tutti gli esponenti della sua maggioranza sulla corda, il governatore ha chiesto le dimissioni dei suoi assessori per poter avere un numero garantito di voti la settimana prossima, quando in assemblea si discuterà la finanziaria che dovrebbe sbloccare oltre 40 milioni di euro, come annunciato oggi, immediatamente disponibili per la fase due del covid-19. In pratica una sorta di “bazooka” sulla falsariga di quello annunciato dal premier Conte per il Paese.

Quella di Toma sarebbe una strategia che secondo indiscrezioni sarebbe stata concordata direttamente con l’europarlamentare Aldo Patriciello nel ruolo di consigliere e con il sottosegretario Quintino Pallante.

Gli assessori Vincenzo Cotugno (Orgoglio Molise), Nicola Cavaliere e Roberto Di Baggio (Forza Italia), Vincenzo Niro (Popolari) e Luigi Mazzuto (Lega) hanno dunque rimesso le deleghe nelle mani del governatore.

Finora gli stessi esponenti della Giunta erano stati sottoposti al famoso ‘tagliando’, la verifica sul loro operato, che avevano sempre superato. Tuttavia, ora l’aria che tira in via Genova sembra essere cambiata. “Deve essere la fase 2 anche per questa amministrazione, bisogna cambiare passo”, aveva dichiarato sibillino Toma oggi pomeriggio proprio a Primonumero. Qualche ora dopo ha deciso di azzerare la sua squadra di governo.

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