San martino in pensilis

Rifiuti speciali nelle campagne, si indaga sulla provenienza. Ma l’emergenza gioca a favore dei clan video

Carabinieri del Noe al lavoro per analizzare i rifiuti e avere una idea sulla loro provenienza. L'Assessorato all'Ambiente della Regione Molise assicura attenzione massima al caso e contatta l'Arpa. Purtroppo però la stragrande maggioranza degli amministratori e della popolazione ha oggi ben altri problemi

Capire da dove provengono quelle montagne di rifiuti abbandonati sulle strade di campagna di San Martino in Pensilis. Questo uno dei primi obiettivi del lavoro degli inquirenti che stanno lavorando al caso emerso venerdì scorso 3 aprile, dopo che per tre giorni camion carichi di tonnellate di rifiuti industriali sono stati scaricati in Molise, al confine con la Puglia.

Al via nelle prossime ore le analisi di quanto ritrovato, per capire di che tipologia di rifiuti si tratta e soprattutto scovare qualche indizio che potrebbe indirizzare verso la provenienza di quei camion, anche se le prime ipotesi portano alla Campania. Ma è certo che quei mezzi devono aver percorso di notte centinaia di chilometri indisturbati, mentre le strade erano deserte a causa delle restrizioni dovute all’emergenza epidemiologica.

Tonnellate di rifiuti industriali scaricati nelle campagne del Molise: c’è l’ombra dei clan, scattano le indagini

Proprio questo è uno dei fattori che gioca a favore degli autori, con tutta probabilità appartenenti alla criminalità organizzata. Dopo la denuncia comparsa su primonumero.it e le parole del sindaco di San Martino, Gianni Di Matteo, il silenzio quasi totale è sceso sulla vicenda. Gli amministratori locali, contattati in maniera informale, si sono detti sconcertati ma hanno fatto capire di poter fare molto poco sulla vicenda, in un momento storico in cui tutta l’attenzione è concentrata sul tentativo di rallentare il contagio da coronavirus e quindi nel fare osservare le norme di comportamento dettate dai vari decreti del Governo.

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Nel tardo pomeriggio di ieri l’assessore all’Ambiente della Regione Molise, Nicola Cavaliere, ha fatto sentire la propria voce, assicurando di essere al lavoro con gli inquirenti per fare luca sulla vicenda.

L’emergenza ambientale, sulla quale l’assessorato regionale all’Ambiente ha già posto la massima attenzione, riguarda lo smaltimento illecito di rifiuti speciali di origine industriale e da eco-balle scaricati nelle aree agricole del Basso Molise ed attualmente sottoposti a sequestro, da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Campobasso e del Nucleo Carabinieri Forestale di Termoli.

I militari dell’arma dei Carabinieri stanno puntualmente svolgendo le necessarie indagini per poter risalire agli autori dell’illecito smaltimento nonché all’area di provenienza” ha scritto Cavaliere.

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Quindi l’assessore ha aggiunto che del caso è stata interessata l’agenzia regionale per l’Ambiente che collaborerà col Noe dei Carabinieri. “L’Assessorato ha già provveduto ad interessare l’Arpa Molise che, come comunicato in data odierna, ha preso accordi con il Maresciallo Capo del N.O.E. e procederà, con i propri laboratori, alle analisi per la caratterizzazione – mediante attribuzione del “Codice Europeo Rifiuti” (codice C.E.R.) – dei rifiuti sequestrati nonché per l’individuazione del sito di destinazione finale, presumibilmente entro la prossima settimana ad avvenuta acquisizione della specifica richiesta da parte del Nucleo stesso”.

È chiaro quindi che dopo le analisi quei rifiuti andranno smaltiti senza dover attendere mesi, perché non si può deturpare un territorio in questo modo. Lo smaltimento toccherà presumibilmente agli enti regionali molisani, quindi sui cittadini molisani. Una beffa che si aggiunge al danno e che deve far capire quanto è importante risalire agli autori di questo atto criminale.

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