San martino in pensilis

La Carrese si arrende alla pandemia, ma la devozione resiste: Palazzo Baronale illuminato a tema, per i bambini un dono speciale

Il paese del Basso Molise anche quest'anno 'orfano' della sua tradizione più sentita. Sarà un 30 aprile - e una vigilia - diversa. Ma la devozione non può certo essere fermata, e si parte dai più piccoli

San Martino in Pensilis, anche quest’anno, sarà ‘orfana’ della sua tradizionale Carrese. Stavolta è stato il Coronavirus a bloccare la corsa dei carri che tutti in paese amano. Sarà un 30 aprile indubbiamente diverso, più povero. Ma a San Martino sono abituati a non perdersi d’animo e a stringersi l’un l’altro anche nei momenti più difficili.

Due le iniziative che segnaliamo, una dallo stampo malinconico ed evocativo e l’altra più votata alla resilienza e al guardare avanti, e chi più dei bambini può farlo. Ma è sempre l’impronta forte della tradizione che le accomuna.

Il loggiato del Palazzo Baronale, sede del Comune di San Martino in Pensilis, che si accende con i colori dei Carri è lì a testimoniare l’amore per una tradizione che negli ultimi anni ha subito vari colpi, e l’ultimo è stato quello inferto dalla pandemia che impedisce eventi che creino assembramenti. Il Comune già da ieri sera è stato illuminato dal giallorosso dei Giovanotti, dal biancoceleste dei Giovani e dal gialloverde dei Giovanissimi.

favola mascherina carrese

E poi ci sono i bambini, i primi cui tramandare la storia del loro paese. Per loro, in particolare per i bambini della scuola primaria, si è pensato di regalare una novella sulla Carrese e una mascherina. La favola si intitola Felice e la leggenda della “Battuta Santa” e sulla copertina la fanno da padrone due buoi che trainano un carretto con le reliquie di un Santo. “C’era una volta, e c’è ancora, una favola, una leggenda…la nostra storia”, esordisce così il post che mostra lo speciale regalo.

“Seppur ancora chiusi in casa – scrivono da San Martino Libera -, viviamo questi giorni con emozione e devozione per il nostro Protettore (San Leo, ndr) e la nostra Carrese. Stiamo consegnando ai bambini della scuola primaria della nostra comunità una novella, regalataci dall’amica Tina Della Malva, ed una mascherina cucita dalle instancabili sarte di San Martino. Un grazie di cuore a Luciana Santoro per il confezionamento dei regali e ai preziosi e fondamentali volontari del Sae 112, quali messaggeri gentili”.

 

 

commenta