Economia e lavoro

Il covid blocca il rilancio della ex Gam: “Erano pronti nuovi allevamenti e sito per macello”

I rappresentanti dei lavoratori chiedono di riaprire il confronto in Prefettura: i 58 milioni approvati in Consiglio regionale per le imprese molisane potrebbero essere utilizzati per far ripartire la filiera avicola

Era la fine di gennaio quando la cooperativa Tripla A aveva presentato il progetto per rilevare il macello della ex Gam. Un piano illustrato in Prefettura durante l’ultima riunione convocato dal prefetto Maria Guia Federico e che aveva dato nuove speranze agli operai delusi dal dietrofront della Società Avicola Vincentina (Gruppo Amadori) che di punto in bianco aveva deciso di abbandonare il suo progetto sullo stabilimento di Monteverde di Bojano.

“Una cooperativa vuole investire sulla Gam”: 240 operai sperano. C’è il progetto sul macello

L’emergenza sanitaria legata al covid-19 ha bloccato tutto: i decreti del Governo hanno fermato le attività di quasi tutte le imprese per limitare il rischio contagio.

A distanza di quasi tre mesi dal summit i sindacati hanno scritto una lettera al prefetto e al presidente della Regione Molise Donato Toma per chiedere di riaprire la trattativa affinchè il progetto presentato dalla cooperativa Tripla A possa trovare concretezza anche alla luce dei finanziamenti previsti nel ‘piano Marshall’ per aiutare le imprese di recente approvato in Consiglio regionale. Ci sono 58 milioni di euro per la ripartenza del Molise.

Nella missiva i rappresentanti sindacali e dei lavoratori Giancarlo D’Ilio, Mauro Latessa e Domenico Tullo esprimono preoccupazione “rispetto alla situazione emergenziale che sta determinando una crisi economica epocale”. “Noi lavoratori molisani – scrivono – non vogliamo arrenderci alla povertà e vogliamo dare il nostro contributo alla rinascita dell’economia territoriale rimboccandoci le maniche, non vogliamo essere assistiti a vita ma vorremmo più attenzione dalle Istituzioni  attraverso il rispetto degli impegni assunti con le Parti sociali al Ministero, programmando insieme un percorso di accompagnamento verso la ricostruzione della Filiera Avicola molisana che, ora più che mai,rappresenta un asse strategico importante del sistema agroalimentare in grado di generare ricchezza e occupazione.

In questi mesi, sottolineano i rappresentanti dei lavoratori, “ci siamo impegnati concretamente”: attualmente “è stato redatto il business planning della cooperativa, è stato individuato un sito per il nuovo macello, molti di noi sono orientati all’autoimprenditoria per la creazione di nuovi allevamenti, abbiamo già acquisito l’impegno di player nazionali ai quali potrà essere fornito il nostro prodotto e che ci permetterà di entrare in una filiera integrata, inoltre altri imprenditori sembrano essere interessati ad implementare la filiera con risorse proprie”. Dunque, la ‘macchina’ è pronta a partire. Manca un ultimo fondamentale tassello: “Manca solo definire un percorso con le Istituzioni locali per un modello sostenibile della filiera avicola”.

Per D’Ilio, Latessa e Tullo, “in questo momento il nostro progetto di investimento può essere maggiormente sostenuto grazie ai nuovi strumenti finanziari, fiscali e normativi che il Governo sta mettendo in atto per superare l’emergenza economica  ed anche in considerazione delle dichiarazioni del nostro Governatore Toma per il rilancio dell’economia di una disponibilità finanziaria di 57,7 milioni di euro”. Il riferimento è al famoso ‘bazooka’ varato dalla Giunta regionale. 

Infine l’appello al prefetto di convocare una nuova riunione, anche in video conferenza, coinvolgendo tutte le organizzazioni sindacali “per non arrivare in ritardo e rischiare di restare disoccupati”.