Speranze dopo crack milionario

Da polo dell’alta moda a industria anti covid: imprenditore molisano lancia offerta per Ittierre

Potrebbe concludersi entro l'estate la procedura di cessione del polo del tessile di Pettoranello del Molise, in provincia di Isernia. Dopo il fallimento l'azienda che realizzava capi per Ferrè, Versace e Dolce&Gabbana potrebbe essere riconvertita e avviare la produzione di tute, mascherine e altri dispositivi essenziali per evitare il contagio. I 700 ex dipendenti dell'Ittierre ora incrociano le dita.

Dalla creazione di capi di alta moda per Ferrè, Versace e Dolce&Gabbana (per fare qualche esempio) alla realizzazione di tute, mascherine e tutti gli altri materiali fondamentali per evitare il contagio da covid-19.

Nel giorno in cui si comincia a parlare delle prossime riaperture delle aziende del settore moda e auto e dei cantieri, il Tribunale di Isernia ufficializza l’offerta di un imprenditore molisano per rilevare l’Ittierre, la fabbrica che produceva marchi di lusso e fallita definitivamente nel 2016 dopo una serie di tentativi. Il polo tessile che ha attraversato un’epoca di splendore è stato sommerso dai debiti – quasi 90 milioni – che hanno decretato la fine dell’attività dello stabilimento di Pettoranello del Molise, paese vicino a Isernia, e quindi il licenziamento di 700 dipendenti.

Il covid-19 ora potrebbe segnare una svolta nella storia dell’Ittierre: potrebbe riaprire ed essere riconvertita.

Al Tribunale di Isernia, che in questi anni ha seguito tutte le procedure relative alla liquidazione della fabbrica, è pervenuta “un’offerta irrevocabile di significativo importo da parte di un imprenditore locale”, si legge nella nota diramata questa mattina (17 aprile) alle redazioni giornalistiche. L’imprenditore ha provveduto a depositare anche la cauzione per l’acquisto di tutto il complesso dei beni relativi a Ittierre, quello che tecnicamente viene definito “il compendio immobiliare e mobiliare del sito industriale di Pettoranello del Molise, sia quello immobiliare dell’Amministrazione Straordinaria del Ministero dello Sviluppo Economico e sia quello mobiliare del concordato Preventivo del Tribunale di Isernia, il quale ultimo allo stato conserva comunque la proprietà dei restanti capi di abbigliamento, per i quali si attiveranno ulteriori operazioni di vendita”.

In pratica l’acquisto riguarda il ‘pacchetto’ completo: l’edificio in cui si trova l’Ittierre, macchinari, uffici per fare qualche esempio.

Nella sua offerta di acquisto l’imprenditore ha pure esplicitato il progetto di riconversione dello stabilimento di Pettoranello del Molise che produrrà “del tutto in parte di materiale sanitario destinato a far fronte all’emergenza epidemiologica legata al covid-19” prevedendo ovviamente delle assunzioni. Il piano industriale prevede “il significativo incremento dei livelli occupazionali a livello locale, oltre l’indotto”, riferiscono dal Tribunale di Isernia, oltre al pagamento delle spettanze previste nel concordato per gli oltre 700 ex dipendenti dell’ITR.

Le notizie circolate in queste ore sul progetto di rilancio dell’ex polo tessile hanno ridato speranze pure ai lavoratori che stanno incrociando le dita.

Per la conclusione dell’iter di riapertura dello stabilimento di Pettoranello bisognerà compiere una serie di altri passaggi. Innanzitutto, sarà pubblicato un bando unico di gara ad evidenza pubblica affinchè altri imprenditori interessati possano presentare “offerte migliorative” di acquisto. Quindi la cessione potrebbe concludersi entro l’estate.

Sarebbe una svolta importante per l’economia del Molise, attualmente paralizzata per effetto delle misure restrittive prese per limitare il contagio. Per questo, il presidente del Tribunale di Isernia Vincenzo Di Giacomo (che in prima persona ha seguito le vicende dei dipendenti Ittierre) ha espresso soddisfazione e ha ringraziato “per l’instancabile e costante impegno profuso” tutti coloro che si sono impegnati in tal senso: il liquidatore giudiziale Nella Caruso, il Commissario giudiziale Sergio Ferreri e il giudice delegato del Tribunale di Isernia, Michaela Sapio.

(foto Facebook il negozio It Store di Campobasso)

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