Campobasso

Commissioni in Comune durante la quarantena. Più presenti (e più pagati) consiglieri di centrodestra

Mentre entrava in vigore il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che ha dichiarato tutta l'Italia 'zona rossa' e imposto restrizioni per evitare la diffusione del covid-19, nel Municipio del capoluogo si sono svolte regolarmente le riunioni delle commissioni consiliari. Qualche giorno fa il provvedimento che liquida con i soldi pubblici i gettoni di presenza consentendo agli stakanovisti di guadagnare 452 euro lordi per un esborso complessivo di circa 7mila euro.

Alla collettività costeranno complessivamente 7mila euro i gettoni di presenza ai consiglieri comunali che hanno partecipato alle riunioni delle commissioni consiliari convocate lo scorso mese di marzo, nel bel mezzo dell’emergenza legata alla diffusione del covid-19 e delle misure restrittive firmate dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

L’11 marzo – forse lo ricorderete – è entrato in vigore il decreto che ha dichiarato tutta l’Italia ‘zona rossa’ imponendo l’obbligo di restare a casa per evitare i contatti sociali e quindi frenare i contagi da coronavirus che in quelle settimane aumentavano vertiginosamente. E con essi il numero delle persone ricoverate e purtroppo decedute. Contestualmente, con quel decreto firmato dal premier Conte, è stato posto un limite agli spostamenti delle persone, consentiti per motivi di lavoro, salute o di necessità (come fare la spesa o andare in farmacia), in base alle norme in vigore ancora oggi.

Nonostante ciò, mentre il Consiglio comunale è stato ‘sospeso’ (si è svolta una seduta urgente Venerdì santo e in videoconferenza), a palazzo San Giorgio le commissioni consiliari permanenti si sono svolte regolarmente alla presenza degli eletti che hanno partecipato normalmente, ritenendo forse che quelle riunioni rientrassero nel ‘capitolo’ delle cose consentite per motivi di lavoro, senza rischi di un possibile contagio.

Come detto, circa 7mila euro di soldi pubblici, frutto dei 50 euro lordi che ogni consigliere percepisce quando partecipa alle sedute di tali organi che, secondo la legge, hanno competenze consultive e preparatorie di atti e provvedimenti che poi vengono sottoposti al vaglio del Consiglio comunale per le decisioni di competenza.

A Campobasso esistono nove commissioni consiliari: Patrimonio e Bilancio, Lavori pubblici, Mobilità urbana, Cultura e sport, Politiche sociali, Attività produttive, Urbanistica, Statuto e Regolamenti, Ambiente e Verde pubblico.

In attesa di capire se sul tavolo delle commissioni ci fossero argomenti urgenti e indifferibili, dalla determina firmata dal dirigente Nicola Sardella è possibile scoprire chi ha seguito assiduamente le riunioni e quindi ha guadagnato di più. Oltre al capogruppo della maggioranza pentastellata Antonio Vinciguerra, gli stakanovisti delle commissioni sono quattro esponenti dell’opposizione di centrodestra: Mario Annuario di Fratelli d’Italia, Salvatore Colagiovanni (Popolari), Domenico Esposito (Forza Italia) e Massimo Sabusco (Udc) percepiranno 452 euro di gettoni di presenza per aver partecipato a nove sedute. Un po’ di meno spetterà all’ex sindaco Antonio Battista e all’ex aspirante primo cittadino leghista Maria Domenica D’Alessandro che hanno preso parte a otto commissioni per una retribuzione di 402 euro. Ovviamente parliamo di cifre lorde.

L’unico sempre assente (non si sa se per rispetto degli obblighi di legge) è il consigliere Paolo Adamo che non percepirà nemmeno un euro.

 

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