Termoli - denuncia del centrosinistra

Tutti in quarantena, ma in Comune la maggioranza fa le commissioni per non perdere il gettone di presenza

Nel Comune di Termoli, nonostante il decreto governativo che impone restrizioni a tutti gli italiani per fermare il contagio da coronavirus, "si continuano a convocare Commissioni consiliari assolutamente non urgenti". La denuncia proviene dal centrosinistra che tuona contro Roberti: "Noi non stiamo partecipando. Si fermi questo scempio"

“Per il Comune il coronavirus non esiste”. Inizia così la lettera aperta, dal sapore sarcastico, che il centrosinistra termolese indirizza al sindaco Francesco Roberti. La maggioranza continua ostinatamente a far riunire le Commissioni consiliari (lo stesso presidente del Consiglio Marone lo ha ammesso in una risposta formale, dicendo che non sono vietate per decreto) in quello che è un momento delicatissimo in cui a tutti gli italiani viene richiesto lo sforzo di rimanere a casa per proteggersi – e proteggere gli altri – dalla diffusione del virus.

“Siamo al primo giorno dell’applicazione del ‘Decreto restrizione’ emanato dalla Presidenza del Consiglio che vede fortissime coercizioni della libertà personale e chiede notevoli sacrifici per noi Italiani e Termolesi che dureranno fino al 25 marzo (speriamo che non ci sia bisogno di proroghe!) ma, nonostante questa situazione di guerra invisibile il Comune di Termoli consente ancora la convocazione delle commissioni consiliari”.

Per chi non lo avesse ben chiaro, le Commissioni consiliari sono degli organi (ce ne sono a Termoli 6, uno per ogni settore) in cui partecipano consiglieri comunali di maggioranza e minoranza per discutere di argomenti attinenti ai prossimi consigli comunali. “Queste commissioni da luglio 2019 si riuniscono quasi sempre tre volte alla settimana ed i consiglieri che vi partecipano sono retribuiti con un gettone di presenza”.

Premesso che già prima dell’emergenza coronavirus il centrosinistra ne aveva ‘denunciato’ la facilità di convocazione, per così dire, oggi la questione assume anche un altro rilievo. Insomma al problema ‘soldi pubblici sprecati’ si aggiunge quello della sicurezza, perchè bisogna evitare al massimo i contatti sociali.

“Come centrosinistra avevamo fatto una interrogazione urgente al Sindaco per fermare questo scempio delle convocazioni in questo momento così delicato e con la preghiera di destinare il risparmio del compenso dei consiglieri in benefici per i cittadini termolesi colpiti da questa emergenza sanitaria. Interrogazione a cui non abbiamo avuto risposta”.

Non solo. “Abbiamo altresì inoltrato una richiesta in tal senso al Presidente del Consiglio (Michele Marone, ndr) che cortesemente ci ha risposto ponziopilatescamente asserendo che la legittimazione alla convocazione è rimessa solo ai presidenti di Commissione (in altri termini la colpa è dei Presidenti che convocano); ad ogni buon conto avevamo anticipato che noi consiglieri del centrosinistra non avremmo più partecipato alle commissioni convocate e così stiamo facendo”.

Sono in particolare i consiglieri di minoranza Sbrocca, Casolino, Scurti e Vigilante (di Pd e VotaXTe) a tuonare contro le scelte del governo cittadino di centrodestra. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata poi la convocazione di ieri (con decreto restrizione vigente) della IV commissione Lavori pubblici”. In pratica, sostiene la minoranza, con questa sono state convocate altre sedute per i giorni 17, 18 e 20 marzo. Per discutere di cosa? “Rispettivamente i punti all’ordine del giorno sono: 1. studio di fattibilità miglioramento viabilità torre Sinarca; 2. miglioramento protezione stradali torre Sinarca; 3. sopralluogo nei pressi della torre Sinarca; 4. riqualificazione bretella tangenziale”.

“Argomenti – prosegue il centrosinistra – di sicuro non urgenti. Ma quello che appare ancor più incomprensibile è discuterli in un periodo in cui quasi tutte le attività imprenditoriali sono ferme e ciò con utilizzo di risorse pubbliche che potrebbero essere indirizzate a servizi molto più utili ed urgenti”.

La conclusione è che “vi è un palese scollamento fra i cittadini ed il Palazzo. Ed è per questa ragione che inoltriamo questa lettera aperta al Sindaco affinchè lo stesso possa intervenire immediatamente ed impedire il protrarsi di questa incresciosa situazione con spreco di denaro dei cittadini”.

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