Termoli

Si ammala dopo viaggio al Nord, 60enne termolese positivo. I sintomi prima del rientro al lavoro

Le sue condizioni sono serie e i medici di Malattie Infettive stanno seguendo con grande attenzione il decorso. La famiglia sotto osservazione. Si ricostruisce la catena epidemiologica. L’uomo, un operatore della sanità, si è ammalato prima del suo rientro al lavoro e non ha avuto contatti con i colleghi.

È ricoverato in Malattie Infettive in condizioni serie l’uomo di 60 anni, termolese, che nel pomeriggio di oggi è stato trovato positivo al Covid 19. È il quinto contagiato della Regione, dopo i tre casi di Montenero di Bisaccia e l’89enne di Sesto Campano trasferito dal San Raffaele di Cassino allo Spallanzani di Roma, dove si trova in condizioni stabili. Dimessa invece oggi pomeriggio la più anziana dei tre pazienti di Montenero. La donna di 60 anni che aveva fatto registrare il primo caso molisano e il marito sono invece ancora ricoverati, anche loro in condizioni stabili.

Asrem e infettivologi stanno ricostruendo la catena epidemiologica del primo caso di coronavirus di Termoli. Il 60enne ha trascorso diversi giorni fuori regione, prima in montagna e poi in Emilia Romagna. Importante ora capire l’area geografica del contagio. Ha accusato i sintomi – febbre alta e problemi respiratori – al rientro e prima di rientrare al posto di lavoro. Non ha pertanto avuto alcun tipo di contatto con i colleghi, tantomeno con i pazienti, e nei giorni scorsi è rimasto a casa.

Sono state attivate le procedure di prevenzione e nelle prossime ore la stessa Asrem informerà sull’evolversi della situazione a tutti i livelli.

È negativo invece l’uomo di Campomarino che questa mattina è stato trasferito dal 118 al Cardarelli con febbre e mal di gola.

“In Molise non c’è alcun focolaio ed è necessario ora più che mai mantenere la calma e adottare le misure di prevenzione indicate” ribadisce il Governatore Donato Toma, invitando alla tranquillità la popolazione anche per la gestione lineare dell’epidemia in Molise. Le misure di sicurezza sono state rafforzate dal decreto firmato oggi dal premier Giuseppe Conte. Niente strette di mano, limitare il più possibile il contatto sociale e mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro anche con persone asintomatiche, per arginare le possibilità di contagio.

A partire da domani giovedì e fino almeno al 15 marzo le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse per decisione del governo.

Intanto a fine giornata l’ufficio di coordinamento dell’organismo congressuale forense ha indetto l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giurisdizione, per il periodo di quindici giorni “con decorrenza dal 6.03.2020 e fino al 20.03.2020, in conformità alle disposizioni del codice di autoregolamentazione, con esclusione espressa delle udienze e delle attività giudiziarie relativi alle attività indispensabili come previste e disciplinate dagli artt. 4, 5 e 6 del “Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli Avvocati”

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