Covid-19 & disinfettanti

Dai rimedi della nonna ai (pochi) distributori di Amuchina: viaggio tra scuole e università alle prese col coronavirus

Gli istituti provano a rafforzare le misure di igiene imposte dal Ministero della salute per prevenire la diffusione del Covid-19, ma pochissimi hanno posizionato i distributori con gli appositi gel disinfettanti all'ingresso degli edifici. "Per ora abbiamo acquistato i flaconi che abbiamo sistemato nei bagni di studenti e professori, i rifornitori hanno esaurito le scorte", la giustificazione fornita in qualche scuola. Più 'attrezzata' l'Università, mancano i dispenser all'ingresso del Municipio.

Non c’è dubbio: il rafforzamento delle misure di igiene è stato uno dei primi atti disposti dal Ministero della Salute e dalla Regione Molise per prevenire il coronavirus.

“La corretta applicazione di misure preventive, quali l’igiene delle mani – si legge nella circolare diramata lo scorso 23 febbraio da Roma – può ridurre il rischio di infezione. Si raccomanda pertanto di posizionare appositi distributori di gel alcolici con una concentrazione di alcol al 60-85%, nei luoghi affollati (ad esempio: aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, metropolitane, scuole, centri commerciali, mercati, centri congressuali)”.

Il provvedimento riguarda non soltanto le aree dove si sono già registrati casi sospetti, ma tutto il territorio nazionale. 

Peccato che nove giorni dopo la pubblicazione delle direttive ministeriali e con i primi casi di contagio registrati anche nella nostra regione pochissime scuole e uffici pubblici si siano adeguati. I dispenser con i gel disinfettanti posti all’ingresso degli edifici sono ‘merce rara’. Assenti ieri (2 marzo) all’ingresso del Municipio e del Tribunale di Campobasso: “Li abbiamo ordinati, devono arrivare”, la giustificazione fornita a Primonumero. Al palazzo di Giustizia è stato intensificato l’utilizzo dell’alcol.

Le uniche due eccezioni sono le sedi dell’Università degli studi del Molise e l’istituto ‘Pertini’ di Campobasso.

Distributori amuchina Università coronavirus

“Abbiamo sistemato altri distributori di Amuchina. In più ogni una-due ore viene effettuata una pulizia delle aule con l’alcol”, riferiscono dal Secondo edificio polifunzionale di via de Sanctis. Inoltre, domani – il 4 marzo – le sessioni di laurea si svolgeranno a porte chiuse e quindi alla presenza dei soli candidati che saranno posti a debita distanza: oltre un metro, come prevedono i nuovi criteri per la sicurezza.

“Le lauree della Facoltà di Infermieristica saranno trasmesse in diretta streaming”, dicono ancora dall’Ateneo dove si stanno cercando di organizzare lezioni on line per i corsi obbligatori. 

Le criticità si registrano negli istituti scolastici del capoluogo dove già sostenere il costo del normale sapone e dei prodotti basilari è un problema. Tutti hanno affisso il decalogo con le misure di prevenzione del Ministero della Salute, altri hanno aggiunto pure un foglio con i numeri dell’Asrem per segnalare i casi sospetti.

Per il resto, ci si ‘attrezza’ dunque come si può, in base alle disponibilità economiche della scuola che deve farsi carico dell’acquisto dei distributori igienizzanti. Si è messo in regola l’istituto tecnico ‘Pertini’, ad esempio, che ha posizionato una macchinetta distributrice e dotata di sensore in prossimità dell’ingresso principale. Inoltre, spiegano dalla sede di via Scardocchia che ospita 500 studenti, “è stata rafforzata la pulizia di aule e bagni”.

Istituto biologico Pertini Campobasso dispenser coronavirus

Nelle altre scuole – il liceo Scientifico, l’istituto comprensivo Petrone, la Montini, il liceo ‘Galanti’ e il Ragioneria di via Veneto ad esempio – i flaconi dei prodotti igienizzanti sono posti all’interno degli bagni a disposizione di studenti e professori o in alcuni “punti strategici” dell’edificio scolastico, riferiscono i dirigenti  o il personale scolastico.

Lysoform per disinfettare i pavimenti, acqua e alcool per la pulizia dei banchi: ci si affida ai ‘rimedi’ della nonna alla d’Ovidio. “Speriamo che il dispenser con il prodotto igienizzante venga fornito dal Comune”, sottolinea il preside. “Ad ogni modo abbiamo chiesto al personale di intensificare le pulizie”.

Alla Jovine invece si sta pensando ad una pulizia straordinaria dell’edificio di via Friuli Venezia Giulia che ospita 700 studenti. E per ora i bagni sono stati dotati di flaconi con prodotto igienizzante.

Infine, c’è chi sta aspettando i rifornimenti: la corsa all’acquisto di amuchina ha penalizzato pure alcuni istituti. “Sono introvabili”, spiegano dal liceo Classico Mario Pagano, la cui dirigenza include anche il liceo artistico ‘Manzù‘. “Abbiamo chiesto ai fornitori e a tutte le farmacie, ma al momento sono sprovvisti di tali prodotti. Utilizziamo almeno il disinfettante per pulire i bagni”.

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