Il giallo si complica: sentita una donna

Vicky vista in porto il 18 dicembre: c’è una testimone. Il medico legale torna al molo per un sopralluogo

La signora è la moglie di un marittimo, sentita ieri su delega della Procura. Giura di aver visto Victorine Bucci alle ore 11 del 18 dicembre, giorno della scomparsa. Il professor Introna ha svolto un sopralluogo sul molo sud: esami autoptici quasi conclusi sul corpo della 42enne, la cui morte resta un mistero.

Dopo la segnalazione dei dipendenti Asrem che sostengono di aver visto Victorine Bucci la mattina del 18 dicembre alle 10 in Pronto Soccorso, spunta un’altra testimonianza. La moglie di un marittimo termolese è sicura di aver visto la 42enne trovata morta nella sua Panda, ripescata nelle acque di Termoli, quella stessa mattina. Ma subito dopo, cioè verso le 11. La donna, che ieri è stata sentita dalla polizia giudiziaria su delega della Procura di Larino, è certa dell’orario come pure della data perché ricorda di aver visto una giovane donna di colore vestita di nero spuntare nell’inquadratura della fotografia che stava scattando al marito in zona porto, vicino il molo sud dove sono stati ritrovati, in ordine di tempo, il telefonino di Victorine, un fanale della sua Fiat Panda e infine la vettura, un mese dopo.

“Ho aspettato si spostasse per avere campo libero – più o meno questo il racconto – quindi ho fatto la foto a mio marito con le reti da pesca” E quella foto, mostrata alla polizia giudiziaria, porta in sovrimpressione una data e un orario 18 dicembre 2019 – ore 11.

Era proprio Vicky Bucci la donna avvistata un’ora dopo la scoperta del suo smartphone? Al vaglio degli inquirenti anche questa segnalazione, arrivata tardivamente perché la donna non ne aveva compreso l’importanza prima, a quanto pare. In fondo la scomparsa di Vicky risale al 18 dicembre, forse la testimone non era al corrente della guerra di orari che si intrecciano in questa vicenda ancora piena di buchi neri.

Un mistero che in parte dovrà chiarire l’autopsia del professor Francesco Introna, un luminare nel campo, al quale si è rivolta il Procuratore Isabella Ginefra per avere una risposta il più possibile scientifica e dettagliata. Ieri l’altro, martedì Introna è tornato in Molise per svolgere un sopralluogo sul vecchio molo, da incrociare con elementi individuati durante la prima fase degli accertamenti di laboratorio, degli esami istologici e tossicologici e della verifica di eventuali fratture, anche come conseguenza di una caduta dagli scogli, oppure di eventuali segni di violenza.

Dopo il sopralluogo il professore, noto alle cronache per essere stato uno dei periti del collegio incaricato di fare accertamenti su Stefano Cucchi ed Elisa Claps si è intrattenuto in Procura per un incontro con i magistrati. I quali stanno verificando anche la segnalazione in ospedale del 18 dicembre per avere un quadro preciso dell’orario in cui la giovane donna ha perso la vita. Se Vicky era viva alle 10 e alle 11, come sostengono i testimoni che l’hanno vista, cambia molto la ricostruzione della sua “ultima” notte anche per l’attuale indagato con l’accusa di istigazione al suicidio Maurzio Verini, il compagno.

In ospedale Victorine Bucci, che ha scritto il suo nome e cognome su un bigliettino di carta acquisito agli atti, è andata il 16 dicembre o il 18? Un dubbio da sciogliere al più presto. Lei ha chiamato in ospedale il pomeriggio precedente spiegando cosa le occorreva, cioè il referto medico in inglese dell’8 dicembre, quando è andata a causa delle botte ricevute dal compagno. “Mi spiace, gli uffici oggi sono chiusi, torni domattina” le hanno risposto. E difatti la mattina successiva è tornata. Che giorno era? Sono stati richiesti i tabulati telefonici dell’ospedale per capirlo, visto che non c’è una certezza univoca fra i testimoni.

*Riproduzione riservata

leggi anche
Termoli
Giallo Vicky, il perito e le parti di nuovo sul molo. Simulazione con una Panda