Francesca Colavita, 31enne campobassana, è la più giovane componente del gruppo di lavoro dell’Istituto nazionale malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ che in 48 ore ha isolato l’agente patogeno che finora ha provocato quasi 400 decessi. “Un’emozione”, dice la virologa che lavora da sei anni nell’ospedale romano con uno stipendio da 1500 euro al mese. “In Italia è duro fare il ricercatore”.
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