C’è un indagato per la scomparsa e la morte di Victorine Bucci. Si tratta del compagno, il 56enne termolese nel cui appartamento la donna di 42 anni residente a Larino ha trascorso forse la sua ultima notte.
Sarebbe un errore balzare a conclusioni fantasiose e parlare di omicidio. La Procura ha ritenuto di iscrivere sul registro l’ex compagno di Vicky, Maurizio Verini, in considerazione della fase degli accertamenti tecnici irripetibili per i quali oggi, in due distinti momenti, sono stati conferiti gli incarichi.
L’autopsia la effettuerà lo staff del professor Francesco Introna, direttore dell’Istituto di Medicina legale di Bari e già tra i consulenti nominati per casi ad alto clamore mediatico come l’omicidio di Stefano Cucchi e quello di Elisa Claps.
Le perizie sull’auto, che si trova in una carrozzeria di Termoli a disposizione del magistrato, e dunque sotto sequestro, saranno svolte da un ingegnere esperto pugliese, tecnico di fiducia del pm
Nei prossimi giorni, e da domani stesso, si svolgeranno le delicate fasi di indagine sul corpo e sulla vettura. Quel corpo e quella vettura che, come avuto occasione di dichiarare la dottoressa Isabella Ginefra, procuratore capo, “ci parleranno. Ci affidiamo alla scienza”.
L’autopsia dovrebbe svolgersi domani, mercoledì, con inizio alle 9 nell’istituto di medicina legale di Bari dove il corpo di Vicky, gravemente compromesso da una lunga permanenza sui fondali, è stato trasferito durante le operazioni di recupero del veicolo e alla presenza dello stesso professor Introna, che ha fatto capire che gli accertamenti saranno lunghi e complessi anche per le condizioni del corpo. Proprio l’autopsia comunque dovrà rispondere alla prima domanda. Omicidio o suicidio?
Presenti agli incarichi peritali gli avvocati delle parti coinvolte da questa fase preliminare, Eugenio Marinelli che difende gli interessi della mamma di Vicky e rappresenta dunque la parte offesa, e Ruggiero Romanazzi, legale che l’ex compagno di Victorine ha scelto per rappresentarlo in qualità di indagato. Non si conoscono i dettagli della sua iscrizione, avvenuta nei giorni scorsi e in seguito comunque a martedì scorso, quando l’uomo accompagnato dal fratello si è recato in Procura come persona informata sui fatti. Probabilmente gli inquirenti hanno ritenuto, nell’interesse di far valere i suoi diritti alla luce di tutto quello che potrebbe emergere dalle perizie, di iscriverlo per istigazione al suicidio, almeno per il momento. Ma non è stato possibile confermare né smentire questa informazione.
“Aspettiamo l’esito degli accertamenti nella massima serenità” è l’unico commento del difensore Ruggiero Romanazzi, mentre il legale della famiglia Bucci-Piperni auspica che si arrivi alla verità, consapevole che in questo momento il dolore della famiglia deve fare i conti con i tempi necessari per la conclusione degli atti irripetibili.
C’è una cortina di riserbo sulla vicenda, ritenuta “indispensabile” per portare avanti un lavoro delicato in un mistero fitto di incognite e per il quale gli investigatori devono sciogliere numerosi punti ancora oscuri. Quando, come è dove è morta Vicky?
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