Atti intimidatori

Lettera con proiettili al sindacalista di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo

Una lettera con proiettili è stata ricevuta da Aldo Di Giacomo, il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria.

“Una minaccia che va ben oltre la semplice intimidazione” scrivono dal Sindacato, e che fa parte di una escalation di minacce che perdurano da mesi.  Un pacco bomba fatto recapitare nella sua abitazione, lettere e mail dai toni chiaramente di minaccia. Ora quest’altro episodio.

Ora la notizia che a casa di Di Giacomo è stata recapitata una lettera contenente due proiettili di arma da fuoco e un messaggio di minacce dirette a lui e alla sua famiglia. “Siamo di fronte ad un atto di pericolo imminente per la vita del nostro segretario e della sua famiglia che come tale richiede una risposta immediata ed adeguata, vale a dire all’altezza della gravità della minaccia. È evidente l’intimidazione rivolta al suo operato da segretario di uno dei Sindacati di Polizia Penitenziaria che, a differenza degli altri, da anni conduce una battaglia senza alcun tentennamento per denunciare che la criminalità organizzata controlla gran parte delle nostre carceri e vede la ‘resa incondizionata’ dello Stato”.

Di Giacomo, nell’anno appena concluso, ha realizzato un lunghissimo tour attraverso i principali istituti penitenziari del Paese, evidenziando in particolare la gravissima situazione dell’istituto di Poggioreale, sit-in e conferenze stampa davanti le carceri, nelle piazze, a Roma davanti il Parlamento e il Ministero di Grazia e Giustizia.

“Sono sin troppo chiari gli obiettivi dell’ennesima pesante minaccia e per questo siamo convinti che lo Stato, con tutte le sue articolazioni democratiche, non farà mancare non la semplice solidarietà, non può sufficiente, quanto il sostegno a poter continuare a svolgere l’attività sindacale e civile. Confidiamo inoltre nella reazione dei cittadini che, numerosi, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno a Di Giacomo”.

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