Incubo furti

La banda dell’Audi in azione, ecco il video: sono almeno in quattro e impiegano pochi minuti

Questo colpo è stato ripreso dalla telecamera privata di un cittadino. Si vede chiaramente un’Audi A 6 che arriva nella zona prescelta e che ad entrare in azione sono quattro persone: uno che resta fuori a fare da “palo” e altri tre che entrano in casa

L’aggressione a carico del cittadino di Cercemaggiore che ha inseguito la Giulietta scura “sospetta”  per poi essere fermato dai malviventi a colpi di spranga sulla sua macchina. Poi, il fuggifuggi della banda  verso il confine campano.

Ancora, il ritrovamento di quella Giulietta –  da parte dei carabinieri che nel frattempo li hanno intercettati – proprio a Casalduni (provincia di Benevento) e con ancora a bordo la refurtiva. E’ questa una serie di elementi che cristallizza le ipotesi sulle quali gli investigatori stanno lavorando da quando il 24 novembre scorso ci fu la rapina in una villa sempre a Cercemaggiore. Perché da quel giorno, il fenomeno si è alimentato con l’esecuzione di numerosi altri colpi, perpetrati a macchia di leopardo sul territorio provinciale, fino a creare ansia e preoccupazione tra i cittadini.

Il dirigente della questura di Campobasso, Raffaele Iasi e capo della squadra mobile, meno di 48 ore fa – confermando il picco del fenomeno – aveva precisato che “non bisogna fossilizzarsi e credere che ad agire sia sempre lo stesso modello di auto e con la stessa targa” (infatti a Cercemaggiore nell’ultimo caso di qualche ora fa, a scorrazzare è stata una Giulietta) e che, pur non escludendo altre possibilità, diversi indizi al vaglio del inquirenti “inducono a pensare che potrebbe trattarsi di rom dei vicini campi dislocati nel beneventano”. A fronte dei recenti avvenimenti, pare sia proprio questa la direzione giusta.

A disposizione delle forze dell’ordine c’è – tra gli altri – anche questo video: una telecamera che ha ripreso l’auto in arrivo (nello specifico un’Audi A 6 station wagon), la rapidità con la quale i ladri entrano ed escono dalla casa (ma in questo caso devono essere stati disturbati da qualcosa perché il colpo non è riuscito), l’azione portata a compimento da almeno quattro persone –  di cui uno che fa da “palo” e tre che colpiscono – e la velocità nel dileguarsi.

La targa di questa macchina (come nel caso di quella dell’Audi A4 immortalata da un giovane di Campobasso che li ha inseguiti lungo via Colle delle Api dopo due colpi portati a segno a Ripalimosani e che è poi risultata ‘contraffatta’) risponde, per esempio, ad una serie numerica tedesca ed è FO SS 134 (regione Forcheim) oppure FU SS 134 (regione Furth); segno che hanno diversi mezzi a disposizione e che non colpiscono, ovviamente, sempre con le stesse. Dunque necessario è chiamare il 112 o il 113 quando in paese o nei quartieri si avvistano mezzi e volti sconosciuti che creano sospetti. Annotare, fotografare e girare tutto alle forze dell’ordine tenendosi a distanza iniziative che possono mettere a rischio la propria vita e quella degli altri.

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