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“A Campuasce è cagnata la menestra…”. Gli auguri in ‘maitunata’ di Mastropaolo

Ogni nuovo anno che si rispetti non può non aprirsi con gli irriverenti auguri in rima di Nicola Mastropaolo, re delle maitunate campuasciane. Il menestrello che interpreta, valorizza ed esalta la canzone campobassana si è esibito con il suo gruppo davanti alla chiesa di Sant’Antonio Abate: chitarra, fisarmonica, contrabbasso, violino e il sempre presente Antonio Mandato al tamburello, tutti uniti per augurare un ottimo 2020 ai campobassani.

 

Ne ha per tutti Mastropaolo, a partire dalla politica: “A Campuasc è cagnata la menestra… u moviment cinquestelle ha vint l’elezion…”. Prendendo per il naso i non eletti ai quali la ‘bocciatura’ “ha fatt mal come na supposta”. E poi, Governo nazionale tra Iva, tasse e vento cambiato da qualche mese con gli Italiani che “magnan, biven”, vanno in palestra e in vacanza ma quando devono pagare “tienn u mal e panza”.

 

Per finire, un bell’augurio ai suoi concittadini: “La vita è come una scala, c’è chi scende e chi sale, auguri e buon anno da Nicola Mastropaolo”.    FdS

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