Portocannone

Opere pubbliche per 5 milioni malgrado il disavanzo: “Un segnale di speranza”

La fine dell’anno, alla vigilia del nuovo decennio, impone bilanci anche e soprattutto fra gli enti locali, che hanno attraversato momenti non facili come nel caso di Portocannone, il cui sindaco Giuseppe Caporicci – con un messaggio ai cittadini postato sul social network di Facebook – apre alla speranza che nel prossimo anno, il 2020, la situazione finanziaria che caratterizza la comunità arbereshe si possa normalizzare e le opere in cantiere malgrado il disavanzo 5 milioni di euro vadano avanti, restituendo sviluppo e occasioni sostenibili per il territorio.

 

L’anno che sta per chiudersi – scrive Caporicci – “ci lascia in eredità non pochi segni di speranza. L’approvazione del bilancio di riequilibrio da parte del Ministero dell’Interno, intervenuta nel mese di febbraio, è stato un primo significativo passo per la normalizzazione della situazione dei conti comunali”. E sottolinea che durante il 2019, nonostante le gravi difficoltà esistenti, hanno preso avvio  diverse opere pubbliche impensabili solo fino a due anni fa.

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Tra queste la messa in sicurezza delle strade urbane, l’efficientamento energetico, l’edicola del cimitero, la soluzione al problema decennale degli scarichi fognari in via Fiume, il Project financing da 628mila euro per l’efficientamento energetico e la pubblica illuminazione.

La scommessa per il 2020 è terminare il secondo lotto della scuola di via Jovine comprensiva della palestra con l’adeguamento sismico, impiantistico e anti-incendio e una serie di opere che l’amministrazione comunale elenca e descrive sinteticamente nel piano delle opere pubbliche per il 2020/21.

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“Un Comune con oltre 5 milioni di disavanzo che realizza o progetta opere per poco meno di 5 milioni senza caricare di ulteriori tasse e cittadini – conclude Caporicci – e senza ricorrere al debito, è un comune che vuole a tutti i costi reagire alle difficoltà in cui si trova e creare valore aggiunto per la collettività”. Dunque un segnale di speranza, premessa per migliorare la condizione delle famiglie residenti sempre di più.

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