La notte di san silvestro

In piazza, nel tendone o al ristorante: sfavillio e baldoria nella serata di Capodanno. Ma non per tutti

Molti sceglieranno il classico Gran Cenone al ristorante, previsti anche alcuni eventi di piazza per chi se la sentirà di sfidare il freddo di questi giorni. In Basso Molise le Amministrazioni di Guglionesi e Montecilfone hanno organizzato concerti per vivere San Silvestro insieme a tutta la comunità. Ma non tutti festeggeranno il Capodanno

Capodanno in piazza, cenoni luculliani, balli sfrenati o il calore di una serata in famiglia. Ognuno di noi sceglierà come congedarsi dall’anno vecchio e salutare con tutti gli auspici del caso il nuovo.

L’abitudine ormai consolidata per molti, per la serata di San Silvestro, è il cenone al ristorante. Non c’è locale che non abbia la sua ‘offerta’ per l’ultimo dell’anno e le prenotazioni ‘fanno il fumo’. Con non meno di 60 euro – ma le cifre salgono facilmente anche sopra i 100 – ai menù di mare e di terra verrà abbinata musica dal vivo. Perchè si sa, non si può dare il benvenuto al nuovo anno senza le danze.

Per i temerari del freddo, invece, ci sono i concerti di piazza. A Termoli saranno 4 dj a scaldare l’atmosfera di piazza Vittorio Veneto dove oggi è stato allestito il palco che domani (dalle 22.30) ospiterà, oltre a loro, artisti vari ed Erika Pellicciotti, campionessa di Electro Boogie. A Campobasso invece, per il Capodanno 2020 in piazza Vittorio Emanuele II ci sarà il concerto di Antonio Sorgentone che, con il suo quartetto, indubbiamente farà ballare i presenti con il suo irresistibile rockabilly e con le sue acrobazie al piano. Sempre nel capoluogo, a partire dalle 18.30 e fino alle 20, nella suggestiva cornice di Piazzetta Palombo ci sarà lo spettacolo tradizionale delle Maitunate: stornelli augurali in rima cantati in coro a mo’ di canzonatura.

Il Capodanno è da sempre occasione da vivere in compagnia. Anche per questo alcuni Comuni hanno rispolverato l’idea di viverlo con la comunità tutta. È il caso di Guglionesi e Montecilfone, ad esempio. Nel primo sarà allestito un tendone in Largo Castellara. Sarà lì sotto la festa, tra balli, buona musica e immancabili brindisi. In concerto, dalle 23, ci saranno i ragazzi molisani de ‘La Suonata Balorda’, esibizione che rientra nel calendario natalizio dell’Aut Aut Festival. Un’occasione per riunire il paese, esperimento inaugurato lo scorso anno quando il tendone in piazza ha costituito anche un modo per esorcizzare la paura e il ricordo – mai sopito – del terremoto di agosto.

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Idem per Montecilfone che ospiterà la festa di San Silvestro nel Centro della Comunità con l’accompagnamento musicale gospel de ‘The Joyful Chorus’. Anche in questo caso il concerto è organizzato dall’Aut Aut, festival che ha accompagnato in questi ultimi mesi vari comuni del Basso Molise tra cui, come capofila, c’è proprio il comune arbereshe.

Amici, famiglia, fidanzati e fidanzate: è con loro che probabilmente si trascorrerà la sera del 31 dicembre. Ma non per tutti sarà così: per qualcuno l’ultimo sarà con gli ultimi. Una scelta controcorrente e colma di senso. È il caso delle Caritas diocesane che, come ogni giorno, offriranno il loro pranzo a chi non può permetterselo. A Termoli nessuna cena alla Cittadella della Carità di piazza Bisceglie per la sera del 31, come ci ha spiegato la direttrice suor Lidia Gatti, ma il tradizionale pranzo, quello sì, offerto agli ospiti sia il 31 che il 1 gennaio. Un momento di convivialità tra volontari ed ospiti si terrà invece stasera (30 dicembre) con una tombolata cui seguirà una cena.

Niente cene, dunque, per i poveri e i senzatetto che popolano le nostre città. Con un’eccezione: alcuni volontari Buddisti, che collaborano con La Città Invisibile, porteranno il loro conforto e un po’ di cibo caldo a chi passa le sue notti in stazione a Termoli. Probabilmente anche per loro, come su tante tavole, ci saranno lenticchie e zampone.

Per chi ha perso tutto non ci saranno luccichii, baldoria e festeggiamenti. Come nel dormitorio della città che anche oggi aprirà le sue porte a chi non si può permettere un tetto. Per chi vi trova rifugio sarà una notte tremendamente uguale alle altre, o forse più uguale delle altre.

Ma qualcuno che non si dimentica di loro, neanche nella notte più sfarzosa dell’anno, c’è.

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